Riceviamo e pubblichiamo una nota dell’infermiere forense Matteo Giuseppe Incaviglia.

Apprendo con stupore della circolare 36/2024, del 1° agosto 2024, con cui la Federazione nazionale Ordini professione infermieristiche (Fnopi) fornisce riscontro a talune società cooperative che chiedono, “se possibile, di incaricare gli infermieri di svolgere mansioni riservate all’OTA/OSS/OSA, al fine di garantire le ferie e a causa delle difficoltà del reclutamento di detto personale”.

Stupore non certo per la risposta della Fnopi, peraltro scontata, ma per il quesito in sè. Viene da chiedersi, infatti, come si possa solo pensare di chiedere a professionisti laureati di svolgere mansioni ausiliarie, addirittura chiedendo una sorta di autorizzazione all’Ordine professionale di appartenenza.

Mi chiedo, altresì, se le stesse società abbiano per esempio inoltrato lo stesso quesito alla Fnomceo, chiedendo se sia possibile assegnare compiti infermieristici ai medici. Vi anticipo io la risposta: NO!Semplicemente perché si tratta di un grave problema di natura culturale, alimentato sovente da molti o forse moltissimi appartenenti alla stessa categoria: dirigenti infermieristici, coordinatori, eccetera.

Lo scrivo da trent’anni: purtroppo siamo vittime del nostro stesso comportamento. Solo quando la categoria prenderà coscienza di questo disastro, forse qualcosa potrà cambiare.

Matteo Giuseppe Incaviglia

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