“Data for good” è l’iniziativa di Facebook per contrastare la diffusione del coronavirus, che segue Google con la pubblicazione dei “Community Mobility Reports”.
Il social network vuole condividere con i governi e gli istituti di ricerca i dati di tracciamento geografico degli utenti. L’iniziativa è riservata alle università e alle no-profit.
A rispetto della privacy, tali dati resteranno comunque anonimi.
A cosa serve tutto questo? Ebbene, i dati aggregati sulla mobilità delle persone possono aiutare a comprendere in tempo reale l’efficacia delle misure restrittive volte a limitare la diffusione del virus. Uno studio di tal tipo può aiutare a scegliere le misure migliori da adottare per contrastare la pandemia
.In particolare, Facebook ha ideato un sistema di mappatura che comprende tre tipi di mappe per distinguere i movimenti delle persone vicine o lontane da casa e l’indice di interazione sociale.
P.C., infermiere, è stato assolto con formula piena dall’accusa di imperizia in merito alla morte…
Il 29 ottobre si celebra la Giornata mondiale dell'ictus: 24 ore in cui si ricorda…
Dopo una battaglia legale durata quasi due anni, gli infermieri vincono una causa storica per…
Di seguito un'intervista al professor Antonio Curnis, primario di Cardiologia agli Ospedali Civili di Brescia, pubblicata sul…
Di seguito un focus a cura del dottor Francesco Ferroni su contropulsatore aortico (IABP), IMPELLA…
Ormai non passa giorno senza che arrivino segnalazioni di aggressioni ai danni degli operatori sanitari…
Leave a Comment