Coronavirus, Istat: “Almeno 99mila decessi nel 2020”

Il numero totale di morti in Italia per l’anno passato ammonta a 746mila.

La mortalità indotta direttamente e indirettamente dal coronavirus ammonta a 99mila decessi, un livello che può considerarsi come limite minimo. E’ quanto si legge nel report dell’Istat sugli indicatori demografici 2020, anno in cui i decessi totali in Italia sono stati 746mila.

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Durante lo scorso anno sono stati registrati 75.891 decessi attribuibili in via diretta al Covid-19, secondo il Sistema di sorveglianza nazionale integrata dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss). “Tuttavia, come già evidenziato, l’incremento assoluto dei decessi per tutte le cause di morte sull’anno precedente è stato pari a +112 mila – si legge nel report dell’Istat sugli indicatori demografici 2020 -. Così, se da un lato è possibile ipotizzare che parte della mortalità da Covid-19 possa essere sfuggita alle rilevazioni, dall’altro è anche concreta l’ipotesi che una parte ulteriore di decessi sia stata causata da altre patologie letali che, nell’ambito di un Sistema sanitario nazionale in piena emergenza, non è stato possibile trattare nei tempi e nei modi richiesti”.

In attesa degli approfondimenti sui dati dettagliati per causa di morte, evidenzia l’Istat, è possibile effettuare alcune valutazioni di massima: “Se, ad esempio, nel corso del 2020 si fossero riscontrati i medesimi rischi di morte osservati nel 2019 (distintamente per sesso, età e provincia di residenza e applicati ai soggetti esposti a rischio di decesso), i morti sarebbero stati 647mila, ossia soltanto 13mila in più rispetto all’anno precedente, invece dei 112mila registrati. Ne consegue che la mortalità indotta direttamente/indirettamente da Covid-19 ammonta a 99mila decessi, un livello che può considerarsi come limite minimo. Infatti, nei primi due mesi del 2020, in una fase antecedente alla diffusione del virus, i decessi sono stati 6.877 in meno rispetto agli stessi mesi del 2019. È dunque lecito ipotizzare che, senza la pandemia, i rischi di morte sarebbero stati inferiori e non, come qui è ipotizzato ai fini del calcolo, precisamente eguali”.

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