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Coronavirus, Aifa: “Non c’è carenza di ossigeno per le cure domiciliari, ma mancano i contenitori”

L’Agenzia Italiana del Farmaco fa chiarezza su un problema evidenziato in un tavolo di confronto avviato con Federfarma e Assogastecnici.

“Non c’è nessuna carenza di ossigeno per le cure domiciliari di pazienti con problemi respiratori. Quello che manca sono i contenitori”. Lo ha dichiarato l’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa), facendo chiarezza su un problema evidenziato in un tavolo di confronto avviato con Federfarma e Assogastecnici, che riunisce le aziende che producono e distribuiscono gas speciali e medicinali, per assicurare le terapie necessarie a tutti i malati in assistenza domiciliare.

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“Le persone devono capire che non ha senso tenere a casa le bombole di ossigeno non utilizzate o vuote perché più favoriamo il turnover, più risolviamo il problema – ha precisato il presidente di Federfarma, Marco Cossolo. Abbiamo mandato un’informativa alle farmacie, chiedendo il tracciamento delle bombole in modo che dopo una settimana dalla consegna chiamino per riavere indietro il fusto. Anche le aziende si sono dette disponibili a ricaricare tutti contenitori che vengono restituiti”

.

Per sensibilizzare la popolazione sul problema sarà avviata a breve una campagna di comunicazione promossa da Aifa, in collaborazione con Federfarma e Assogastecnici. Secondo quanto emerso da un monitoraggio effettuato da Federfarma, che riunisce oltre 18mila farmacie su tutto il territorio nazionale, “ci sono difficoltà di reperimento di bombole di ossigeno per le cure domiciliari di pazienti affetti da patologie respiratorie o connesse al Covid-19, in particolare in Abruzzo, Basilicata, Campania, Liguria, Valle d’Aosta e alcune zone del Piemonte e della Sicilia”. L’associazione, dunque, invita i cittadini a riportare in farmacia le bombole di ossigeno non utilizzate. 

“La restituzione delle bombole di ossigeno in farmacia è necessaria per garantire la disponibilità di ossigeno terapeutico a tutti i malati affetti da patologie respiratorie o colpiti da Covid-19”, ribadisce il presidente di Federfarma, ricordando che, una volta riconsegnate in farmacia, le bombole, dopo essere state sanificate, possono essere riempite per un nuovo utilizzo.

Redazione Nurse Times

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