Categorie: Massimo Randolfi

Coordinatrice infermieristica si opera di blefaroplastica con soldi pubblici: bufera sull’osp. Di Venere

Una coordinatrice infermieristica dell’ospedale Di Venere di Bari è sotto accusa per un fatto accaduto il 16 febbraio 2018.

Si sarebbe sottoposta ad un intervento di chirurgia estetica nella sala operatoria dell’unità operativa da lei coordinata.

A denunciare il presunto fatto la sigla sindacale USPPI. Nomi e cognomi dei protagonisti di questa incredibile storia sulla quale fare luce sono stati indicati nell’esposto presentato circa sei mesi fa.

Advertisements


SCARICA LA TUA TESI


Nonostante il successivo sollecito, a distanza di qualche mese, nessuna delle autorità competenti si sarebbe ancora presa la briga di fare chiarezza su quanto accaduto.

Le prove in possesso dell’USPPI sembrerebbero però essere inequivocabili.

Il registro degli stupefacenti della sala operatoria, nella pagina dedicata al farmaco anestetico Festanest, riporterebbe proprio il nominativo dell’infermiera nello spazio dedicato al nome del paziente. Tre fiale sarebbero state utilizzate per la blefaroplastica della coordinatrice infermieristica.

Il rinnovamento dello sguardo dell’infermiera parrebbe tecnicamente riuscito, anche se risulterebbero sconcertanti i problemi visivi dei molti dipendenti che avrebbero fatto finta di non vedere.

L’intervento di bellezza sarebbe stato autorizzato ed eseguito da un medico inquadrato come specialista otorino e non nella qualità di chirurgo plastico.

Cosa di non poco conto è che quell’operazione non sarebbe prevista dal Servizio Sanitario Nazionale. In parole povere, si tratterebbe di un intervento di bellezza da farsi a pagamento solo ed esclusivamente in una struttura sanitaria privata.

Per l’occasione – si legge nella prima denuncia rimasta inascoltata – la sala operatoria è stata oscurata con teli verdi sulle vetrate, al fine di nascondere agli altri operatori ciò che stava avvenendo all’interno.

Qualora fosse accertata la veridicità di tale episodio, si configurerebbe una gravissima inosservanza delle norme vigenti in aggiunta ad una distrazione di risorse economiche, con grave danno erariale, oltre che nell’utilizzo di risorse pubbliche per vantaggi personali.

La cosa che lascia più perplessi è il silenzio delle istituzioni alle quali è stato sottoposto il caso.

Simone Gussoni

Fonte: Il Quotidiano Italiano

Dott. Simone Gussoni

Il dott. Simone Gussoni è infermiere esperto in farmacovigilanza ed educazione sanitaria dal 2006. Autore del libro "Il Nursing Narrativo, nuovo approccio al paziente oncologico. Una testimonianza".

Leave a Comment
Share
Published by
Dott. Simone Gussoni

Recent Posts

Professione infermieristica e Ssn: tra crisi e sostenibilità

Di seguito un interessante contributo a cura di Antonello Cocchieri, ricercatore presso l'Università Cattolica del…

31/07/2024

Diagnosi medica: potenziale e limiti dell’intelligenza artificiale

Un modello di intelligenza artificiale ha ottenuto buoni risultati nel quiz di diagnostica medica, ma…

31/07/2024

Gestione del catetere venoso ombelicale (CVO) nel setting neonatale: strategie di riduzione del rischio infettivo

La cateterizzazione dei vasi ombelicali è una tecnica per il reperimento di un accesso venoso…

31/07/2024

Alzheimer: nuovo test del sangue per una diagnosi accurata al 90%

Un nuovo esame del sangue è capace di cogliere con un tasso del 90% di…

31/07/2024

Digital detox: perché l’estate può essere un’ottima occasione per disintossicarsi dal digitale

Quanto tempo si sottrae al godimento dello spettacolo della natura in estate per tenere gli…

31/07/2024

Rinnovo vertici Enpapi, Fnopi: “Attivi fin da prime segnalazioni di irregolarità per garantire trasparenza”

“La Fnopi è parte attiva e sta dando il suo contributo, anche attraverso l’audizione di…

31/07/2024