NT News

Conegliano (Treviso), tensione in Pronto soccorso: “Non voglio che mi curi una dottoressa straniera”

Una ragazza giunta in ospedale dopo un incidente non grave ha dato in escandescenze a causa delle origini est-europee del medico chiamato ad assisterla.

Caos al Pronto soccorso dell’ospedale di Conegliano (Treviso), dove una ragazza trevigiana reduce da un incidente non grave – in Triage le era stato assegnato un codice bianco – ha rifiutato le cure di una dottoressa straniera, per poi dare in escandescenze quando hanno provato a spiegarle che non ci sarebbe stato alcun problema. Lo rivela il Gazzettino.

Advertisements


SCARICA LA TUA TESI


“Voglio qualcuno che parli bene in italiano”, avrebbe urlato la giovane. A quel punto è intervenuto il primario Enrico Bernardi: “Le ho detto che la dottoressa di origini straniere (dell’Est Europa) lavora con noi da tre anni e che parla un italiano comprensibilissimo. Il rapporto tra paziente e medico si basa sulla fiducia. Ho consigliato alla paziente di andare da un’altra parte, se non aveva fiducia in chi stava cercando di curarla”. Rassicurazioni che hanno ottenuto l’effetto sperato: la ragazza si è calmata e ha iniziato a collaborare con la specialista.

L’episodio testimonia il clima di tensione che si respira nelle aree di emergenza-urgenza del territorio, dove magari non si arriva ad aggressioni fisiche, ma quelle verbali sono all’ordine del giorno. Ne sa qualcosa un infermiere del Triage dell’ospedale Ca’ Foncello di Treviso, che solo il giorno prima aveva assegnato un codice bianco a una persona giunta in Pronto soccorso con un piede arrossato, e per questo si è visto dare del “terrone”, tanto per citare uno dei numerosi insulti ricevuti.

La professionalità degli infermieri che si occupano del triage non è in discussione, come ribadisce ancora Bernardi: “Chi arriva lì ha maturato tutta l’esperienza possibile in pronto soccorso, prima negli ambulatori, poi nell’area rossa, infine con un corso aggiuntivo e affiancando chi è già impegnato nell’attività di triage. Quando manca la fiducia diventa davvero difficile poter lavorare al meglio, con serenità. Noi, ovviamente, rispondiamo a tutte le richieste, ma è necessario che si comprenda l’attività che svolgiamo e, soprattutto, deve essere chiaro che al pronto soccorso, in particolare di notte, bisogna venire soltantoper le urgenze”.

Redazione Nurse Times

Redazione Nurse Times

Leave a Comment
Share
Published by
Redazione Nurse Times

Recent Posts

West nile virus: L’Emilia-Romagna intensifica le misure di prevenzione in diverse province

La Regione Emilia-Romagna ha annunciato un rafforzamento delle misure di prevenzione contro il virus West…

14/08/2024

Dirigente medico dell’ASL di Piacenza agli arresti domiciliari per peculato e truffa

Nelle ultime ore, un importante dirigente medico del Centro di Salute Mentale dell'Azienda USL di…

14/08/2024

L’Arnas Civico di Palermo apre una selezione urgente per formare una long-list di infermieri

L'Arnas Civico di Palermo ha indetto una selezione pubblica urgente per la formazione di una…

13/08/2024

Arbovirus, l’Istituto Spallanzani è partner di un progetto che punta a conoscerli meglio

Approfondire la conoscenza di arbovirus, tra cui Zika, Dengue, Chikungunya, West Nile e virus meno…

13/08/2024

Cartilagine consumata, sviluppato materiale bioattivo che la rigenera

Un team di ricercatori della Northwestern University, in Illinois, potrebbe aver trovato la soluzione per…

13/08/2024

Il neonato in stato di shock: l’importanza del timing

Negli ultimi anni la professione infermieristica è radicalmente cambiata. Si è assistito a un’evoluzione in…

13/08/2024