Il Tribunale di Lamezia Terme ha condannato il rappresentante legale di una Rsa alla pena di 600 euro di ammenda. Il motivo? Detenzione e somministrazione di alimenti avariati agli ospiti della struttura. L’imputato ha presentato ricorso in Cassazione, ma la decisione è stata confermata.
La difesa ha sollevato due principali obiezioni: la mancanza di un capo d’imputazione specifico e la contestazione della qualità dei prodotti alimentari in questione. Tuttavia la Cassazione ha respinto entrambe le argomentazioni.
Sulla qualità dei prodotti alimentari la Cassazione ha chiarito che il cattivo stato di conservazione non riguarda solo le caratteristiche intrinseche del prodotto, ma anche le modalità estrinseche della conservazione. Quindi, anche se gli alimenti in questione non contenevano patogeni pericolosi per la salute e la carne era stata acquistata fresca e poi surgelata, la loro conservazione tramite congelamento ordinario è considerata rischiosa.
Redazione Nurse Times
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