Caserta, truffa milionaria di ex primario e consorte: domiciliari per loro e carcere per l’infermiera (?) complice

Il tutto con la complicità di Angelina Grillo, che tutti i media riportano come infermiera anche non risulta iscritta nell'albo nazionale

Caricavano sull’ospedale le spese del laboratorio gestito dalla donna. Coinvolto per presunta corruzione un ufficiale dell’Esercito.

È stato arrestato ieri Angelo Costanzo, ex primario di Patologia clinica dell’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta, in pensione da un anno. Con lui in manette la moglie Vincenza Scotti, sorella dell’ex superlatitante Pasquale Scotti (braccio destro di Raffaele Cutolo). Secondo le indagini dei Nas, i due avrebbero perpetrato una truffa milionaria ai danni del Sistema sanitario pubblico.

Approfittando del suo ruolo di dirigente, Costanzo avrebbe caricato sull’ospedale le spese del laboratorio Sanatrix, gestito da sua moglie. Il tutto con la complicità di un’infermiera, Angelina Grillo, anche lei arrestata, che in cambio avrebbe ricevuto viaggi pagati a Capri e a Ischia, ma si sarebbe anche fatta consegnare i soldi necessari per corrompere un ufficiale dell’Esercito Italiano affinché consentisse a suo figlio di superare il concorso per l’accesso alle forze armate. Per tale vicenda è stato colpito da obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria Generoso Vaiano, ufficiale dell’Esercito, accusato di avere favorito la mediazione.

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L’ex primario e la moglie sono finiti ai domiciliari. In carcere l’infermiera al loro servizio. Nel corso delle indagini, coordinate dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere e condotte dai carabinieri del Nas, è anche emerso il coinvolgimento di Giovanni Baglivi ed Ernesto Accardo, rappresentanti di ditte fornitrici dell’ospedale casertano, che avrebbero attestato a carico dell’Azienda ospedaliera forniture in realtà consegnate al laboratorio clinico della Scotti, ricevendo in cambio mazzette e viaggi. Il danno erariale procurato al Sant’Anna e San Sebastiano ammonterebbe a 1.800.000 euro.

Le indagini sono partite durante l’ultima fase di ricerche del latitante Pasquale Scotti, catturato a Recife, in Brasile, dopo 31 anni di latitanza. Dalle intercettazioni a carico della sorella e del cognato sono emersi gli scenari oggetto dell’ordinanza eseguita ieri. Le verifiche riguardano un periodo che va dal 2015 al 2017, lasso di tempo in cui in parte l’ospedale era commissariato per camorra. Durante quel periodo il 10 percento delle analisi fatte risultare a carico dell’ospedale erano in realtà eseguite al Sant’Anna per conto del laboratorio di Vincenza Scotti.

Il commento social di Giulia Grillo “La lotta alla corruzione e al malaffare nella sanità è una mia priorità. Dobbiamo affrontare con forza chi specula sulla salute di tutti! La notizia di oggi (ieri, ndr) è che ci sono 6 misure cautelari e 41 persone indagate a Caserta: facevano comprare all’ospedale macchinari e materiale medico solo per avere tangenti da una ditta dalla quale ottenevano persino vacanze gratis a Capri e a Ischia. Queste pratiche disgustose vanno combattute alla radice. Per questo voglio ringraziare i carabinieri del Nas e gli inquirenti per questa operazione! Non c’è salute, senza legalità!”. Così il ministro della Salute, Giulia Grillo, ha commentato su Facebook la notizia dello scandalo all’ospedale di Caserta.

Redazione Nurse Times

Fonte: Il Mattino  

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