In una recente conferenza stampa il viceministro dell’Economia e delle finanze, Maurizio Leo (foto), ha annunciato un importante rinvio nell’erogazione del Bonus 100, una misura attesa con ansia dai lavoratori dipendenti. Il Bonus, che avrebbe dovuto essere distribuito nel dicembre 2024, è stato posticipato a gennaio 2025. La ragione dietro questa scelta è stata chiaramente definita dal viceministro: la ricerca di coperture finanziarie adeguate per l’anno corrente si è rivelata infruttuosa.
Il bonus di 100 euro era stato concepito per i lavoratori dipendenti con un reddito annuo fino a 28.000 euro e con almeno un figlio a carico. Questa iniziativa fa parte di un più ampio piano di misure fiscali introdotte dal Governo per sostenere le famiglie italiane, soprattutto in vista del periodo natalizio e delle tredicesime. Durante la conferenza Leo ha sottolineato che il Bonus 100 rappresenta solo l’inizio di un progetto più vasto che punta a un sostegno continuativo alle famiglie.
Per il 2025, il governo mira a consolidare le tre aliquote Irpef e a procedere con ulteriori riforme fiscali. Il viceministro Leo ha espresso fiducia nella capacità del governo di trovare le risorse necessarie per supportare il ceto medio, in seguito alla valutazione dei risultati del concordato preventivo.
Parallelamente, il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha ribadito l’impegno del Governo nel preservare il potere d’acquisto delle famiglie italiane, con un occhio di riguardo verso quelle più vulnerabili. La decisione di posticipare il Bonus 100 si inserisce in una strategia più ampia di redistribuzione delle risorse, che pone l’accento sulla sostenibilità finanziaria e l’equità sociale.
Il rinvio del bonus di 100 euro è quindi una mossa che riflette la prudenza del Governo nell’assicurare la stabilità dei conti pubblici, pur mantenendo fermo l’obiettivo di supportare le famiglie italiane nel lungo termine.
Redazione Nurse Times
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