Massimo Randolfi

Biocompatibile e meccanicamente resistente, nasce il pacemaker che si auto-alimenta col battito cardiaco

Un pacemaker in grado di auto-ricaricarsi è stato realizzato e già sperimentato con successo sui maiali. Grazie allo studio rivoluzionario condotto dai ricercatori dell’Istituto di Tecnologia della Georgia, negli Stati Uniti, e dall’Istituto di Nanoenergia e Nanosistemi di Pechino.
I pacemaker attualmente in commercio sono alimentati da batterie interne ingombranti, rigide e di durata limitata nel tempo.

Questo nuovo dispositivo si ricaricherà direttamente con il battito cardiaco. Tutti i dettagli relativi al progetto sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Nature Communications.

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Secondo i ricercatori, i limiti precedentemente accennati potranno essere superati grazie a questo pacemaker che si auto-alimenta. Il dispositivo sperimentato finora su modelli cellulari o piccoli animali, è stato testato anche sui maiali, dando ottimi risultati.

Il device sarà biocompatibile e meccanicamente resistente e “non sarà solo in grado di stimolare l’attività cardiaca, ma sarà anche capace di correggere eventuali aritmie del battito, prevenendo alcune anomalie come la fibrillazione ventricolare, che possono in alcuni casi portare alla morte”.

Il prossimo step sarà quello di “modificarne le dimensioni e migliorarne l’efficienza e la sicurezza a lungo termine, per poterlo sperimentare anche sugli esseri umani”.

Simone Gussoni

Dott. Simone Gussoni

Il dott. Simone Gussoni è infermiere esperto in farmacovigilanza ed educazione sanitaria dal 2006. Autore del libro "Il Nursing Narrativo, nuovo approccio al paziente oncologico. Una testimonianza".

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