Regionali

Aggressioni al personale sanitario in Puglia, Emiliano: “Regione si costituirà parte civile”

“La Regione Puglia si costituirà parte civile e avanzerà richiesta di risarcimento dei danni nei processi che saranno intentati contro le persone responsabili di aggressioni, violenze e minacce al personale sanitario che opera nei pronto soccorso. E lo stesso sono invitate a fare le aziende ospedaliere e le aziende sanitarie locali”. Lo annuncia il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, secondo un indirizzo condiviso col vicepresidente Raffaele Piemontese e con l’assessore regionale alla Sanità, Rocco Palese, dopo gli episodi di aggressione al personale sanitario, oramai sempre più frequenti.

L’ultimo, grave, si è registrato proprio lo scorso sabato sera al Pronto soccorso del Policlinico Riuniti di Foggia, con un medico, due infermieri e un operatore socio-sanitario aggrediti e feriti. A breve nelle varie Asl e aziende ospedaliere inizierà la formazione del personale in materia di prevenzione delle aggressioni, sempre a cura del Sistema regionale di Gestione integrata della sicurezza sul lavoro (SiRGISL).

“Il tema è cogente e, come Regione  – prosegue Emiliano –, anche grazie a una indagine esplorativa messa a punto dal SiRGISL e riguardante il fenomeno della violenza verso gli operatori del Servizio sanitario regionale, stiamo lavorando per sviluppare adeguate azioni e strategie di prevenzione, che naturalmente non prescindono dal sostegno essenziale fornitoci dalle autorità locali, regionali e nazionali e dalle forze dell’ordine”.  

Advertisements


SCARICA LA TUA TESI


“Nessun disagio giustifica o rende tollerabili violenze fisiche o psicologiche verso chicchessia”, dicono Piemontese e Palese, esprimendo solidarietà e ringraziando “il personale sanitario che lavora in condizioni difficilissime, specie nei pronto soccorso. Tra le cause di queste condizioni difficilissime ci sono anche la difficoltà a trovare professionisti che, oltre allo stress derivante dal dover operare su casi di emergenza e di urgenza, debbano mettere in conto anche il rischio di essere aggrediti”.

Concludono Piemontese e Palese: “Metteremo in campo ogni sforzo per contrastare questo fenomeno delle aggressioni, che condiziona negativamente il lavoro di medici, infermieri e oss, e che rende difficoltoso il soddisfacimento del fabbisogno di personale sanitario qualificato”.

Redazione Nurse Times

Articoli correlati

Scopri come guadagnare pubblicando la tua tesi di laurea su NurseTimes

Il progetto NEXT si rinnova e diventa NEXT 2.0: pubblichiamo i questionari e le vostre tesi

Carica la tua tesi di laurea: tesi.nursetimes.org

Carica il tuo questionario: https://tesi.nursetimes.org/questionari

Redazione Nurse Times

Leave a Comment
Share
Published by
Redazione Nurse Times

Recent Posts

Dirigente medico dell’ASL di Piacenza agli arresti domiciliari per peculato e truffa

Nelle ultime ore, un importante dirigente medico del Centro di Salute Mentale dell'Azienda USL di…

14/08/2024

L’Arnas Civico di Palermo apre una selezione urgente per formare una long-list di infermieri

L'Arnas Civico di Palermo ha indetto una selezione pubblica urgente per la formazione di una…

13/08/2024

Arbovirus, l’Istituto Spallanzani è partner di un progetto che punta a conoscerli meglio

Approfondire la conoscenza di arbovirus, tra cui Zika, Dengue, Chikungunya, West Nile e virus meno…

13/08/2024

Cartilagine consumata, sviluppato materiale bioattivo che la rigenera

Un team di ricercatori della Northwestern University, in Illinois, potrebbe aver trovato la soluzione per…

13/08/2024

Il neonato in stato di shock: l’importanza del timing

Negli ultimi anni la professione infermieristica è radicalmente cambiata. Si è assistito a un’evoluzione in…

13/08/2024

Asp Ragusa: avviso di mobilità per oss e altri profili

L'Asp Ragusa ha indetto un avviso di mobilità regionale e interregionale, tra aziende ed enti…

13/08/2024