“Finalmente si compie un passo avanti a tutela dei professionisti della salute vittime di aggressioni e violenze nell’esercizio delle loro funzioni”. Così Saverio Andreula, presidente dell’OPI di Bari (Ordine delle Professioni Infermieristiche) commenta l’entrata in vigore del decreto legislativo del 19 marzo 2024, n. 31 che modifica il codice penale in tema di procedibilità d’ufficio per il reato di lesioni personali e di procedibilità a querela del reato di danneggiamento.
“Si tratta di una vittoria significativa per la tutela dei professionisti sanitari” aggiunge Andreula che esprime apprezzamento anche per la decisione della Regione Puglia di costituirsi parte civile nei processi che saranno intentati contro le persone responsabili di aggressioni, violenze e minacce al personale sanitario che opera nei pronto soccorso.
“Le nostre richieste sono state accolte favorevolmente dalla Regione Puglia, ma adesso attendiamo che Asl pugliesi e Aziende ospedaliere si muovano nello stesso solco della Regione” aggiunge il presidente dell’OPI di Bari.
“A tal proposito è fondamentale il sostegno delle autorità locali, regionali e nazionali, così come delle forze dell’ordine – commenta Andreula -. A breve, nelle Asl e nelle aziende ospedaliere, inizierà la formazione del personale in materia di prevenzione delle aggressioni, curata dal SiRGISL” annuncia il presidente dell’OPIBari.
“In questo momento cruciale – dichiara Andreula – desideriamo esprimere un profondo riconoscimento ai professionisti sanitari, in particolare agli infermieri, che sono in prima linea e spesso esposti a rischi significativi. Secondo le stime dell’Inail, gli Infermieri sono la categoria più colpita da violenze ed aggressioni sul posto di lavoro. Per questo sollecitiamo nuove misure operative, con l’implementazione di modelli organizzativi riguardanti l’assistenza territoriale e l’assunzione di personale, al fine di ridurre al minimo il fenomeno delle aggressioni. Il rispetto e il riconoscimento della professione infermieristica sono essenziali, e devono partire dalle istituzioni per poi riflettersi sull’intera popolazione” conclude il presidente dell’OPI Bari.
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