Vaccini, la vicepresidente del Senato: “Da piccola c’era la processione a casa del cugino malato”

Il parere ‘altamente scientifico’ di Paola Taverna sulla questione vaccini: “Mia zia si ‘sgrugnava’ tutti e sette i nipoti, tutti e sette c’avevano la patologia e se l’erano levata dalle palle”

Dopo la castroneria partorita dal consigliere M5S alla Regione Lazio Davide Barillari (VEDI), la questione vaccini ha ricevuto un’altra memorabile “chicca”, stavolta espulsa da Paola Taverna, vicepresidente del Senato del Movimento 5 Stelle. La rappresentante grillina, infatti, come dimostra un video relativo allo scorso febbraio postato su Facebook e diventato in pochissimo tempo virale, purtroppo era sobria quando ha affermato:

Io quando ero piccola, che poco poco c’avevo un cugino che aveva una malattia esantematica, facevamo la processione a casa sua, così mia zia si ‘sgrugnava’ tutti e sette i nipoti, tutti e sette c’avevano la patologia e se l’erano levata dalle palle. Funzionava così all’età mia”.

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Benissimo… All’età sua, certo. Infatti, circa 50 anni fa, quando alcune evidenze scientifiche arano assai lontane dall’essere individuate e non erano disponibili molti vaccini, le mamme utilizzavano questo pericoloso metodo per immunizzare in modo naturale i propri bambini. Ora, però, grazie alla scienza, ne sappiamo assai di più.

Ma Taverna, non ancora sazia di elargire prese di posizione assai poco credibili e soprattutto non basate sulla scienza, ha continuato imperterrita: Nessun bambino non vaccinato è malato. Un bambino non vaccinato è un bambino sano. È terribile il messaggio che è passato che un bambino non vaccinato è un bambino portatore de che? De che?”

Cosa va pericolosamente blaterando, cara Taverna? “De che” glielo chiediamo noi, visto che in ballo qui c’è la salute dei cittadini. Che dovrebbero essere incentivati a fidarsi della scienza ufficiale e non delle chiacchiere da bar o delle confidenze tra comari d’altri tempi. Un bambino non vaccinato non è affatto malato, ma… Oltre a sviluppare la patologia, può essere una fonte di contagio. Anche per bambini immunodepressi, per cui certe malattie possono essere letali.

Ma le flatulenze intellettuali prodotte dalla nostra vicepresidente del senato, non sono terminate con un semplice “de che”. È infatti arrivato molto di peggio: “Ma quando tu scegli di vaccinare un bambino che va a scuola e non vaccini l’operatore sanitario che sta a contatto con il bambino immunodepresso, ma tu che stracacchio di idee c’hai nella testa? Allora prima vaccina quello che sta a contatto con il bambino immunodepresso che se ha una patologia di quel tipo muore. Poi vaccina tutte le maestre, poi vaccina tutti quelli che portano il pulmino, se la tua idea è quella di fare questa copertura. Se no me stai a pijà per culo”.

A voi, professionisti sanitari, cittadini e politici… I commenti.

P.S. Il nostro non vuole essere un attacco contro Il Movimento 5 Stelle, bensì contro chiunque si esprima in modo così pericoloso e totalmente antiscientifico. A discapito della salute dei cittadini.

Alessio Biondino

Redazione Nurse Times

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