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Tumore del pancreas, individuati due nuovi sintomi

Sensazione di sete e le urine scure si aggiungono ai segnali rivelatori di quasta grave forma di cancro. Lo rivela uno studio dell’Università di Oxford.

Un team dell’Università di Oxford ha pubblicato sul British Journal of General Practice uno studio che identifica una serie di sintomi associati al tumore del pancreas. Tra questi, due non riconosciuti in precedenza: la sensazione di sete e le urine scure.

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L’analisi ha preso in esame i dati di 24.236 pazienti a cui è stato diagnosticato un cancro al pancreas in Inghilterra tra il 2000 e il 2017, servendosi di un database elettronico e ricercando i sintomi dei pazienti in diversi momenti, dal periodo pre-diagnosi a quelli successivi.

I sintomi più gravi associati all’adenocarcinoma duttale pancreatico (PDAC), il tipo più frequente di cancro del pancreas, sono l’ittero e il sanguinamento nello stomaco e nell’intestino, che si manifestano anche nel caso di neoplasia neuroendocrina pancreatica (PNEN), forma più rara del tumore.

Grazie all’analisi dei dati sono emersi 23 sintomi associati alla diagnosi di PDAC: ingiallimento della pelle, sanguinamento nello stomaco o nell’intestino, problemi di deglutizione, diarrea, cambiamento delle abitudini intestinali, vomito, indigestione, massa addominale, dolore addominale, perdita di peso, costipazione, grasso nelle feci, gonfiore addominale, nausea, flatulenza, bruciore di stomaco, febbre, stanchezza, perdita di appetito, prurito, mal di schiena, sete e urine scure.

Gli ultimi due sono sintomi precedentemente non noti come caratteristici del PDAC. Altri nove sintomi, invece, sono stati collegati a PNEN: ingiallimento della pelle, sangue nelle feci, diarrea, cambiamento delle abitudini intestinali, vomito, indigestione, massa addominale, dolore addominale e perdita di peso.

«Queste nuove scoperte ci consentiranno di condurre ulteriori lavori sulla comprensione dei sintomi suggestivi di cancro al pancreas – spiega Weiqi Liao, il ricercatore a capo del team di Oxford –. Ciò aiuterà i medici di base a prendere decisioni su eventuali test urgenti, specialmente quando i pazienti hanno diversi sintomi, apparentemente non specifici».

Redazione Nurse Times

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