Sei colleghi che si ritengono danneggiati dagli atti amministrativi si oppongono alla richiesta di archiviazione del pm e sollecitano nuove indagini.
Secondo il pubblico ministero, non vi fu alcun favoritismo nei trasferimenti di infermieri tra l’ospedale di Licata, che ne aveva in esubero, e quello di Agrigento, dove l’organico era carente. Da qui la richiesta di archiviazione per Lucio Salvatore Ficarra, ex general manager dell’Asp, e per gli altri quattro dirigenti indagati per abuso d’ufficio: Salvatore Lombardo, Loredana Di Salvo, Vincenzo Pezzino e Giuseppe Amico.
A tale richiesta si oppongono i sei infermieri che si ritengono danneggiati dagli atti amministrativi e che nel 2016 hanno presentato una querela alla Procura. Il loro legale contesta la “superficiale valutazione di elementi probatori rilevanti da parte del pm,m mentre le evidenze già agli atti lo avrebbero dovuto indurre ad attivare più complete e approfondite verifiche sulle caratteristiche del fatto, compiendo anche le necessarie valutazioni in ordine alla configurabilità di concorrenti reati e all’eventuale compartecipazione criminosa di altri soggetti”.
Una mancata notifica ha fatto slittare l’udienza al 20 gennaio, quando il giudice per le indagini preliminari, sentiti il pm, il difensore degli infermieri e quelli degli indagati deciderà se archiviare il caso, disporre nuove indagini o ordinare l’imputazione coatta.
Redazione Nurse Times
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