Toscana, “Mobilità volontaria del personale sanitario e sociosanitario da altre regioni solo a fine pandemia”

Lo ha detto l’assessore alla Sanità, Simone Bezzini, in risposta a un’interrogazione sul tema.

“E’ prevedibile che la mobilità volontaria del personale sanitario e sociosanitario da altre regioni sarà attuata a fine pandemia”. Questa la risposta dell’assessore alla Sanità della Regione Toscana, Simone Bezzini (foto), a un’interrogazione in materia presentata dal gruppo Lega (prima firmataria Elisa Montemagni).

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Montemagni ha interrogato la Giunta per sapere “se risulta vero, e per quale motivo, che le richieste di mobilità da parte di personale sanitario e sociosanitario operante in altre Regioni non vengono processate dagli uffici aziendali, come invece disposto dalla delibera 48 del 1° febbraio 2021 della Regione Toscana, e quali sono le linee di indirizzo trasmesse alle Asl in tal senso”.

Bezzini ha spiegato che, per quanto riguarda la mobilità volontaria in fase di bando, non è richiesto il nullaosta da parte dell’azienda di provenienza per snellire le procedure, e che questo consente di avere un quadro della possibile mobilità. Ma dato che la concessione del nullaosta in questa fase di emergenza è molto difficile, ed è necessario per completare la procedura, è prevedibile che molte mobilità saranno completate con la fine del periodo di emergenza.

Montemagni ha replicato: “Ci sono circa 3-400 persone che vorrebbero venire a lavorare in Toscana e che non possono perché si richiede il nullaosta. Mi sembra che in questo modo abbiate fornito loro false speranze. Dite loro che possono fare una cosa, e poi non è vero”.

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