Tesi di Laurea - NeXT

Tesi infermieristica: “Studio osservazionale di ricerca sul grado di educazione terapeutica fornita/ricevuta in una Uoc di Chirurgia vascolare”

Grande successo per il nostro progetto editoriale denominato NeXT che permette ai neolaureati in medicina, infermieristica e a tutti i professionisti della sanità di poter pubblicare la propria tesi di laurea sul nostro portale. 

Sono numerose le tesi di laurea che quotidianamente arrivano all’attenzione della nostra redazione (redazione@nursetimes.org).

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Gentile direttore,
sono Valerio Gaglione, infermiere neolaureato con 110 presso l’Università degli studi “La Sapienza” sede di Latina. Il mio lavoro di tesi, che le presento, è uno studio osservazionale di ricerca, di natura statistica, frutto della raccolta dati durata 7 mesi nell’U.O.C. di Chirurgia Vascolare della struttura ospedaliera “Santa Maria Goretti” di Latina. Spero ritenga i risultati dello studio e le proposte di miglioramento ed in particolare l’opuscolo presente in allegato, interessanti e affini al progetto Next.

Introduzione

L’argomento cardine dell’elaborato è l’educazione terapeutica.

L’educazione terapeutica rappresenta l’educazione fornita da professionisti della salute formati, che mira a rendere l’assistito capace di gestire il trattamento della condizione e prevenire le complicanze, mantenendo o migliorando, nel contempo, la qualità di vita. Lo scopo principale è di produrre un effetto terapeutico che si sommi a quello di altri interventi (farmacologico, fisico, dietetico…) sostenendo la persona nell’uso delle risorse sociali ed economiche disponibili.

Lo studio in questione, svolto nell’ U.O.C. di Chirurgia Vascolare della struttura ospedaliera “Santa Maria Goretti” di Latina, si basa sulla raccolta e l’analisi di dati derivanti dalla somministrazione di un questionario ai pazienti nel periodo pre-dimissione, in modo da aver potuto ricevere un iter educativo completo, e di un questionario al personale medico ed infermieristico. Lo studio è stato svolto nel periodo marzo-settembre 2022, per la durata di 7 mesi.

Oltre che l’elaborazione e lo studio dei dati raccolti dai questionari, all’interno dell’elaborato saranno presenti proposte, mezzi e strumenti per migliorare il grado di educazione terapeutica nelle strutture ospedaliere.

Tra le proposte sarà presentato l’“Opuscolo informativo per il rientro a domicilio” (presente in allegato) creato tramite la consultazione delle “Linee guida europee 2016 sulla prevenzione delle malattie cardiovascolari nella pratica clinica” e dei principali articoli scientifici.

Saranno inoltre trattati cenni di anatomia riguardo la vascolarizzazione del corpo umano, un approccio alla Chirurgia Vascolare tramite la descrizione delle patologie e degli interventi vascolari maggiormente riscontrati nello studio e i principali piani assistenziali al paziente di Chirurgia Vascolare basati sulle evidenze. Verrà poi evidenziata l’importanza dell’educazione terapeutica con riferimenti al Codice Deontologico degli Infermieri 2019 e saranno trattati temi quali il counseling e la comunicazione, fortemente in relazione con l’educazione terapeutica e fondamentali nell’erogazione di una giusta e completa assistenza al paziente.

Razionale/obiettivo

Il seguente elaborato si pone diversi obiettivi tra cui:

  • indagare le conoscenze che i pazienti affetti da patologia vascolare e sottoposti a trattamento chirurgico in elezione possiedono in merito alle cause della malattia e dunque ai motivi dell’intervento, ai fattori che ne hanno favorito la comparsa, all’importanza del regime terapeutico ed alle variazioni degli stili di vita che possono favorire la prevenzione di una recidiva;
  • indagare, dal punto di vista dei pazienti, la chiarezza e completezza delle informazioni fornite dal personale sanitario;
  • indagare le emozioni e sensazioni provate dai pazienti nel periodo pre e post-operatorio e l’importanza della relazione di cura/del counseling nel migliorare lo stato interiore degli stessi;
  • stimare il grado di educazione terapeutica ricevuta dai pazienti;
  • indagare le aspettative del personale sanitario riguardo il grado di educazione terapeutica fornito;
  • verificare la correlazione tra le aspettative di educazione terapeutica fornita dal personale sanitario e il grado di educazione terapeutica ricevuta dai pazienti;
  • analizzare il ruolo dell’infermiere nell’ambito dell’educazione terapeutica, della comunicazione e del rapporto terapeutico con i pazienti, identificando gli interventi specifici che il personale sanitario deve garantire nella programmazione della dimissione al paziente;
  • proporre strumenti ed interventi funzionali al miglioramento e ad un utilizzo più corretto dell’educazione terapeutica.

Materiali e metodi

Lo studio è stato svolto nell’U.O.C. di Chirurgia Vascolare della struttura ospedaliera “Santa Maria Goretti” di Latina, nel periodo marzo-settembre 2022, per la durata di 7 mesi. Ai fini dello studio sono stati creati due questionari: uno per i pazienti e l’altro per il personale sanitario. I questionari sono stati somministrati in forma scritta nel periodo pre-dimissione per i pazienti e alla fine del turno lavorativo per il personale sanitario. Il questionario dedicato al personale sanitario richiedeva, a scopo statistico, di indicare l’appartenenza al personale medico o infermieristico, ma non erano richiesti i dati anagrafici. Il questionario somministrato ai pazienti, invece, richiedeva di indicare: età, sesso, patologia vascolare e grado di scolarizzazione con l’obiettivo di ricercare possibili correlazioni tra questi fattori e il grado di educazione terapeutica dimostrata. Ciascun questionario è formato da 10 domande a risposta multipla, e tende ad indagare il grado di conoscenza e di educazione terapeutica ricevuta, nel caso dei pazienti, ed il grado di educazione terapeutica fornita, nel caso del personale sanitario, riguardo temi quali: il motivo del trattamento chirurgico, l’importanza di un’alimentazione equilibrata a domicilio, la correlazione tra salute e attività fisica, la conoscenza e l’assunzione della terapia, i rischi e i danni del fumo in correlazione alle patologie cardiovascolari e l’importanza di sottoporsi a visite di controllo periodiche. Con lo scopo di valutare e stratificare il campione in base al grado di educazione terapeutica fornita/ricevuta, sono stati assegnati dei valori da 0 a 2 ad ogni risposta per un totale massimo di 20 punti per questionario. Sono stati inclusi nello studio i pazienti vigili e orientati operati in elezione nel periodo marzo-settembre 2022 e tutto il personale sanitario dell’U.O.C. di Chirurgia Vascolare. Sono stati raccolti 50 questionari per i pazienti e 24 per il personale sanitario, per un totale di 74. I dati sono stati raccolti nel pieno rispetto della privacy. Per l’analisi statistica sono stati utilizzati Google Forms e Microsoft Excel.

Risultati

La maggior parte del personale sanitario dichiara di espletare un alto (25%) o medio (45,8%) grado di educazione terapeutica ai pazienti riguardo le aree di ricerca dei questionari. Dallo studio si evince però che solo il 12% dei pazienti risulta ottimamente informato, mentre quasi la metà del campione (48%) risulta poco informato. In particolare, il 58% dei pazienti dichiara di non aver ricevuto alcuna informazione riguardo i comportamenti e i corretti stili di vita da seguire a domicilio e il 70% riferisce di non essere stato informato sull’importanza e sul tipo di dieta da seguire dopo l’intervento. Per quanto riguarda il regime farmacologico, ben il 90% dei pazienti non conosce quali farmaci dovrà assumere al rientro a domicilio e l’utilità di essi, e il 48% riferisce che assumerà solo ed esclusivamente i farmaci abituali. Riguardo il motivo del ricovero nell’U.O.C. di Chirurgia vascolare, le modalità con cui iniziare/riprendere a svolgere attività fisica e i danni del fumo, la maggior parte dei pazienti risulta informata in maniera sufficiente, altri in maniera pessima e una piccola percentuale ottima. L’ansia, la paura, l’agitazione e la paura di non farcela sono state le emozioni maggiormente provate dai pazienti, che per la maggior parte dichiara, come da aspettative del personale sanitario, che l’interazione con il personale medico ed infermieristico è stata molto d’aiuto nel migliorare il loro stato interiore. Grazie all’analisi dei dati è possibile affermare la presenza di una correlazione tra l’educazione terapeutica ricevuta/dimostrata e il sesso femminile, una correlazione negativa con l’età dei pazienti e una correlazione positiva con il grado di scolarizzazione di questi.

Discussione

Dall’analisi dei dati è possibile evidenziare una carenza nelle informazioni apprese dai pazienti e una netta differenza tra le aspettative del grado di educazione terapeutica fornita dal personale sanitario e la reale educazione terapeutica ricevuta/dimostrata dei pazienti. È possibile affermare che il grado di educazione terapeutica ricevuta/dimostrata dai pazienti dipende da una serie di fattori quali: sesso, età, grado di scolarizzazione e patologia vascolare del paziente stesso. Con l’obiettivo di colmare tale carenza si propone: l’utilizzo dell’“Opuscolo informativo per il rientro a domicilio” creato, il coinvolgimento dei pazienti in percorsi multidisciplinari, l’utilizzo della Telemedicina, una migliore formazione del personale tramite corsi ECM riguardanti l’educazione terapeutica e la sensibilizzazione del cittadino tramite eventi e manifestazioni pubbliche.

Conclusioni

La stesura della presente tesi ha permesso una riflessione riguardo la rilevanza che l’educazione terapeutica ricopre, sia come competenza del personale sanitario che come esigenza del paziente per il miglioramento del proprio status psicofisico e auspica un miglioramento del grado di educazione terapeutica tramite l’utilizzo dell’”Opuscolo informativo per il rientro a domicilio” creato e presentato e le altre proposte.

Valerio Gaglione

Allegati

Redazione Nurse Times

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