E’ accaduto al Pronto soccorso dell’ ospedale “Tatarella” di Cerignola (Foggia), dove il giovane paziente era giunto in codice verde.
Il padre di un bambino di 13 anni ha aggredito verbalmente una dottoressa in servizio al Pronto soccorso dell’ospedale “Tatarella” di Cerignola (Foggia) perché, a suo dire, c’era stato un ritardo nelle cure prestate al figlio, giunto sul posto in codice verde. Secondo la ricostruzione dell’Asl Foggia, il genitore avrebbe iniziato a inveire contro il medico, minacciandola e lamentandone la lentezza dopo che il giovane paziente era stato già trasferito in Pediatria per una consulenza.
Per evitare il peggio sono intervenuti i carabinieri e il personale del 118. Inoltre il Pronto soccorso è stato chiuso dalle 10 alle 14 per i soli codici verdi. Assicurate, invece, le urgenze. «Si è trattato, ancora una volta, di un atto vile e deplorevole, compiuto ai danni di chi svolge il proprio lavoro per il bene della comunità e a tutela del diritto alla salute», ha commentato dichiara il direttore generale Vito Piazzolla.
Redazione Nurse Times
Salutequità. Semplificazione, temporalità chiara, monitoraggio forte, fondi e integrazione con altre patologie per assicurare equità…
La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 25840 del 27 settembre 2024, ha confermato un…
P.C., infermiere, è stato assolto con formula piena dall’accusa di imperizia in merito alla morte…
Il 29 ottobre si celebra la Giornata mondiale dell'ictus: 24 ore in cui si ricorda…
Dopo una battaglia legale durata quasi due anni, gli infermieri vincono una causa storica per…
Di seguito un'intervista al professor Antonio Curnis, primario di Cardiologia agli Ospedali Civili di Brescia, pubblicata sul…
Leave a Comment