Scorrano (Lecce), a gonfie vele il laboratorio di riabilitazione enterourostomale guidato da un’infermiera

Con 100 pazienti seguiti e oltre 1.100 prestazioni l’anno tra prime visite, controlli e medicazioni, è ormai un’eccellenza sanitaria del territorio salentino.

E pensare che era nato, nel maggio 2013, come un progetto sperimentale dell’equipe dell’Unità operativa di Chirurgia guidata da Cosimo Mastria, con il coordinamento della dottoressa Micaglio. Trascorso un lustro, però, quella che doveva essere una prova è divenuta una vera e propria realtà. Anzi, un’eccellenza sanitaria del territorio salentino.

Un ambulatorio al servizio degli stomizzati, con 100 pazienti seguiti e oltre 1.100 prestazioni l’anno tra prime visite, controlli e medicazioni. Si tratta dell’ambulatorio di riabilitazione enterourostomale di Scorrano (Lecce), che ha continuato egregiamente la sua attività nel corso di questi anni, incrementando sempre di più le prestazioni e le visite effettuate.

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Il centro, sostenuto da Osvaldo Maiorano (direttore medico del presidio ospedaliero), si occupa di persone colo-ileo-urostomizzate, ossia dotate di stomia a seguito di intervento chirurgico a carico dell’apparato intestinale e/o urinario e garantisce al paziente continuità assistenziale dalla dimissione al rientro a casa. Un vero e proprio “anello di congiunzione” tra ospedale e territorio. Un punto di contatto per pazienti e familiari, proiettati in questa nuova dimensione di vita. I ricoveri brevi, poi, fanno sì che l’approccio con l’ambulatorio diventi essenziale, non lasciando il paziente disorientato e confuso.

Le prestazioni erogate dal centro comprendono la prima visita, durante la quale sono eseguite la valutazione stomaterapica, con eventuale educazione alla cura della stomia a paziente e care giver, desutura/medicazione, educazione alimentare e valutazione protesica.

Le visite successive, per possibili complicanze stomali e medicazioni, includono il trattamento delle lesioni ulcerative stomali e peristomali di diversa stadiazione e ferite perianali, dilatazione stomia, riduzione manuale di prolasso stomale, cauterizzazione granulomi, trattamento e gestione fistola anale ed enterica. Comprendono, inoltre, educazione all’irrigazione intestinale, lavaggio trascorrent, lavaggio ansastomale efferente, lavaggio moncone rettale.  Nel paziente urostomizzato è garantito il cambio cateteri ureterali mensili e l’educazione alla gestione, medicazione e gestione nefrostomia, riabilitazione colica in paziente ileo o colostomizzato.

Il centro, affiliato alle associazioni AI.Stom e N.E.V.A., si avvale della collaborazione di medici specialisti di chirurgia ed è guidato da un’infermiera stomaterapista, Maria Linda Vadrucci, con specialistica certificata in Wound Care (gestione di lesioni difficili). Quest’ultima, oltre a fornire la riabilitazione del paziente e del care-giver nella gestione della stomia, unisce le due competenze, garantendo l’appropriatezza della cura attraverso medicazioni innovative al paziente portatore di complicanze stomali con lesioni ulcerative.

Il centro, inoltre, si occupa della compilazione delle pratiche amministrative-burocratiche per la fornitura di materiale protesico, sia come nuova che per successiva prescrizione del materiale.  Il follow-up periodico dello stomaco, su ogni paziente preso in cura, costituisce lo strumento più valido per la corretta gestione della problematica enterourostomale, al fine di migliorare la qualità di vita del paziente.

Si accede all’ambulatorio con richiesta bianca o rossa (prescritta dal medico curante), mediante appuntamento telefonico con la stomaterapista, nei giorni fissati mensilmente. Per informazioni è possibile chiamare il numero 0836 420426.

Fonte: www.leccenews24.it

 

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