Sardegna, Nursing Up denuncia la grave situazione sanitaria nel Nordovest dell’isola

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma del sindacalista Davide Ruzzu (coordinamento aziendale e Rsu).

Il sindacato delle professioni infermieristiche Nursing Up intende esprimere con fermezza il proprio disappunto verso la difficile situazione che sta affrontando la sanità del Nordovest della Sardegna, ultimamente sottoposta a continui e ripetuti attacchi, talvolta arginati dalle forze sindacali e civiche del territorio.

Non intendiamo fare facili campanilismi e riconosciamo il lavoro svolto dall’assessorato, teso a razionalizzare un sistema sanitario tra i meno efficienti d’Italia. Riconosciamo le cose che sono state fatte, come il lavoro svolto per il salvataggio dei lavoratori dell’ex IPAB San Giovanni Battista di Ploaghe, e attraverso quel proficuo dialogo tra forze sindacali e istituzioni intendiamo denunciare una realtà che è sotto gli occhi di tutti, con il fine ultimo di avviare un dialogo e porre in atto delle azioni strutturali che rientrano nella pagina delle cose da fare. Con la Legge regionale 17 del 2016, la Sardegna ha deliberato un’ampia, complessa e ambiziosa riforma sanitaria. Ha istituito la azienda sanitaria unica regionale con sede a Sassari, l’ATS, e almeno sulla carta ha varato una serie di norme atte a rafforzare il sistema territoriale.

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Come Nursing Up, abbiamo dato il nostro contributo anche attraverso la presentazione di una proposta di legge di riforma delle professioni infermieristiche, atta a fare non semplici interessi di bottega, bensì ad apportare migliorie sul piano politico e attuativo della legge stessa. Quella stessa proposta prevedeva la figura dell’infermiere di famiglia e altri accorgimenti utili a far funzionare meglio il filtro dell’assistenza territoriale, attualmente praticamente assente, che rientra certamente in quella pagina delle cose da fare.

Nostro malgrado, la proposta non è stata mai discussa e giace ancora nei cassetti delle scrivanie dell’assessorato alla Sanità, ma siamo fiduciosi. Con fermezza e grande senso di responsabilità abbiamo sempre tenuto un confronto costruttivo con gli attori di parte pubblica in campo. Un tema su tutti è rappresentato dal protocollo tra segreterie regionali delle organizzazioni sindacali e assessorato alla Sanità

, firmato a Cagliari il 1 marzo 2018, che sanciva i termini delle stabilizzazioni.

Proprio su questo tema, nostro grande cavallo di battaglia, si è arrivati a un punto di non ritorno e, a margine dell’incontro previsto per metà settimana tra i direttori generali delle aziende sanitarie e la struttura assessoriale, chiediamo con certezza la pubblicazione delle graduatorie entro 10 giorni, e la successiva firma dei contratti a tempo indeterminato del personale precario entro il 31 dicembre 2018. In caso contrario, Nursing Up non starà a guardare.

Il tema della riduzione del debito di oltre 400 milioni di euro, primo obiettivo strategico dell’ATS, ha portato a una progressiva svalutazione dei diritti dei lavoratori relativi al mancato rispetto di diverse norme contrattuali e alle carenti piante organiche. Chiediamo una presa di coscienza alle istituzioni politiche del territorio per riportare sui binari questo ultimo scorcio di legislatura, attraverso l’istituzione urgente di un tavolo di discussione sulla sanità del Nordovest della Sardegna, che si occupi dei temi più delicati, relativi a: razionalizzazione dei servizi nel territorio; piante organiche; integrazione armoniosa del sistema privato con quello pubblico e tutela dei lavoratori; rispetto delle norme contrattuali, quali pagamento dei festivi, produttività e fasce di progressione economica.

Certi della sensibilità verso i temi in oggetto da parte delle istituzioni pubbliche, rimaniamo a disposizione, in un clima di dialogo e condivisone che sempre ci ha contraddistinto, potendo esercitare il nostro ruolo di corpo intermedio che dialoga con le istituzione e a tutela delle fasce più deboli.

Redazione Nurse Times

 

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