Infermieri

Sanità privata: il 13 luglio riparte la trattativa per il rinnovo del contratto

(Centri di riabilitazione, case di cure, centri psichiatrici, centri diurni, strutture socio sanitarie e RSA, scaduto da troppi anni e senza un euro di aumento dal 2008.)

Daniele Leone Infermiere Coordinatore:

”Infermieri, OSS, Fisioterapisti, Logopedisti, tecnici di Radiologia, tecnici di laboratorio, assistenti sociali, educatori, dietiste, operatori sanitari, per loro, a causa di un cocktail  perverso di norme e del jobs act, gli stipendi sono miseri.  Senza voler offendere il lavoro di altri, questi professionisti percepiscono uno stipendio inferiore a quello di un’assistente domiciliare.

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Ecco perché chiediamo  a gran voce il rinnovo del contratto e soprattutto il giusto  riconoscimento economico per tutti i professionisti che hanno garantito la tenuta del sistema socio sanitario e sanitario nell’emergenza covid.

Dal 2008  non ci viene in alcun modo  riconosciuto il giusto compenso economico per il  lavoro che quotidianamente i professionisti svolgono nei reparti e servizi.

Voglio ricordarlo a tutti,  questi professionisti, al pari dei colleghi che operano nelle strutture pubbliche, negli ospedali classificati o nelle grande cliniche, ecc. sono stati pienamente coinvolti anche loro  nell’emergenza della gestione Covid-19. Pertanto essi hanno gli stessi titoli universitari, master, ecm, iscrizione all’ordine dei colleghi che lavorano nel pubblico e privato convenzionato, tuttavia a differenza dei loro colleghi del pubblico o dello stesso privato hanno meno diritti e stipendi più bassi. 

Il 13 vogliamo anche per questi lavoratori il rinnovo del contratto. Tutti  questi  professionisti della sanità privata  (sia quelli impiegati nei centri psichiatrici e centri di riabilitazione, che nelle rsa, ecc. hanno fronteggiato e tutt’ora fronteggiano con grande senso di responsabilità, imponenti carichi di lavoro, riorganizzazioni spesso repentine dei servizi e, non da ultimo, la fase legata all’emergenza.

Ecco perché noi non ci stiamo e chiediamo a gran voce che il 13 Luglio vi sia il riconoscimento economico anche per tutti i professionisti della sanità privata socio sanitaria, (e non solo per la sanità dei grossi gruppi imprenditoriali e dei grossi ospedali classificati) che al pari dei colleghi della sanità pubblica e della sanità privata hanno garantito e continuano a garantire  la tenuta di un pezzo del sistema.”

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