Non faccia melina il nostro Governo, e da Roma giunga finalmente una risposta seria sulle integrazioni nelle buste paga degli infermieri.
Al Sottosegretario Sileri, che tanta disponibilità aveva promesso durante il periodo clou dell’emergenza, oggi chiediamo: per quanto tempo ancora gli altri infermieri italiani dovranno rimanere a bocca asciutta?».
ROMA 26 NOV 2021 – «Arriva la risposta concreta delle Regioni, e speriamo sia solo l’inizio, alle nostre richieste che vanno avanti, come sindacato degli infermieri, da oltre un anno in merito alle tanto attese indennità finalizzate a ridurre il grave GAP che esiste rispetto agli stipendi dei colleghi in Europa.
350 euro lordi in più per il triennio 2022-2024, da aggiungere all’attuale stipendio: è questa la cifra proposta dalla politica locale, dopo le nostre campagne portate avanti in tutta l’Italia. Arrivano soldi che saranno erogati in busta paga agli operatori sanitari della più piccola regione italiana, la Valle d’Aosta».
«Da una parte non possiamo che complimentarci con il Governatore di un territorio che ha dimostrato l’acume e la lungimiranza di comprendere che i nostri professionisti della salute non potevano attendere ulteriormente queste risorse sacrosante. Da mesi il nostro sindacato si batte per consentire ai colleghi infermieri di ottenere una indennità fissa di 400 euro mensili in busta paga.
Dall’altra, però, il nostro entusiasmo fa il paio con l’amarezza e la consapevolezza che questa iniziativa sarebbe dovuta partire da Roma, dal Governo centrale, da una politica fin qui troppo cieca e indifferente rispetto alle istanze degli operatori sanitari.
E noi dovremmo tacere rispetto al fatto che per chissà quanto tempo, gli altri, da Nord a Sud, rimarranno ancora a bocca asciutta? Dietro il buon senso dimostrato dagli amministratori della Valle d’Aosta e gli spiragli di luce emersi dalle risorse erogate agli infermieri locali, ahimè si nascondono le ombre dell’atteggiamento di un Governo che dovrebbe fornire risposte concrete in merito alla costruzione del percorso di valorizzazione di tutti gli operatori sanitari.
Possibile che le singole regioni debbano muoversi in autonomia? Possibile che la nostra politica non comprenda che le risorse aggiuntive per gli infermieri rappresenterebbero la soluzione concreta per arginare l’emorragia di giovani colleghi attirati oggi da stipendi ben più dignitosi da parte di Paesi Europei a noi vicini?
La Valle d’Aosta lo ha compreso: le risorse stanziate hanno la finalità di fare in modo che i professionisti migliori continuino a offrire la loro competenza e professionalità in quel territorio.
Solo due giorni fa vi abbiamo raccontato che la Svizzera è pronta ad offrire fino a 3500 euro per un infermiere italiano neo assunto per mettere un freno alla sua crisi di personale.
Ci chiediamo per quanto tempo ancora dobbiamo vederci portar via i nostri giovani professionisti, svuotando così di forze nuove un sistema sanitario febbricitante come non mai, che ha bisogno come il pane di un coraggioso piano di assunzioni per una ripartenza degna di tal nome», chiosa De Palma.
Redazione Nurse Times
DreamCom promuove il corso Ecm Fad gratuito "Il cancro per il cuore: lo scompenso cardiaco",…
Roma, 13 luglio 2024 - Un episodio scioccante ha scosso il quartiere di San Lorenzo…
Il Tribunale di Pisa ha accolto il ricorso di una trentina tra infermieri e oss…
La Casa di soggiorno e pensionato della città murata di Montagnana (Padova) ha indetto una…
L'Asp Pianura Est (Bologna) ha indetto un avviso di mobilità per la copertura di 10…
Un’infermiera 59enne di nazionalità polacca è finita nel registro degli indagati con l’accusa di maltrattamenti…
Leave a Comment