Massimo Randolfi

Rivelazioni shock del ministro Schillaci: “Almeno il 50% delle Regioni potrebbe assumere, ma non lo fa”

Durante la convention Fiaso a Roma, il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha dichiarato che molte Regioni italiane dispongono di fondi per assumere personale sanitario, ma non lo stanno facendo.

Nel suo intervento, Schillaci ha evidenziato un aspetto chiave della recente manovra, sottolineando che, contrariamente alle preoccupazioni diffuse, sono previste risorse specifiche nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) per l’assunzione di medici, infermieri, oss e operatori sanitari nella medicina territoriale.

“La manovra? Forse qualcuno non l’ha letta bene. Ci sono assunzioni per il Pnrr. Per la prima volta ci sono soldi per assumere i medici dentro la medicina territoriale. Questo è un dato fondamentale, tutti si preoccupavano che ci fossero soldi solo per le infrastrutture. Nella manovra ci sono anche risorse per assumere medici, infermieri, operatori sanitari. A differenza di quello che dice qualcuno noi crediamo molto al Pnrr e a implementare la medicina territoriale”, ha affermato Schillaci.

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Il Ministro ha poi sottolineato che, secondo un’indagine condotta, almeno la metà delle Regioni italiane non ha raggiunto il tetto di spesa sul personale e potrebbe quindi procedere con le assunzioni. Tuttavia, si chiede il motivo per cui ciò non stia accadendo. Schillaci ha enfatizzato la necessità di introdurre forze nuove e di attuare nuove assunzioni nel sistema sanitario.

“Abbiamo fatto un’indagine e ci sono almeno la metà delle Regioni italiane che il tetto di spesa sul personale non l’ha raggiunto e, quindi, possono assumere. Allora, perché non assumono? Ci vogliono forze nuove e assunzioni”, ha dichiarato il Ministro.

Schillaci ha concluso il suo intervento rivendicando il finanziamento dedicato alla medicina territoriale nei prossimi anni. “Rivendico il fatto che nella finanziaria ci sia finalmente un finanziamento ‘ad hoc’ per la medicina territoriale nel 2025 e nel 2026, e poi ovviamente bisogna rendere attrattivo tutto il sistema, l’incentivo dato all’extra orario di base volontaria non è trascurabile. Per gli operatori sanitari siamo passati da 30 a 60 euro l’ora, non credo sia male in un momento di crisi economica come questo”, ha concluso Schillaci.

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