Infermieri

Rinnovo contratto Sanità. Per la Fials “la laurea magistrale non può essere un requisito per il passaggio all’Area delle elevate professionalità”

FIALS: Ancora troppi i nodi da sciogliere

Ulteriore confronto con l’ARAN per il rinnovo del contratto degli oltre 500mila operatori del comparto sanità.

Un nuovo testo corposo consegnato poche ore prima dall’ARAN, di circa 140 pagine, che raccoglie quasi tutti gli istituti contrattuali della parte normativa a quella economica, che definisce anche, rispetto a quello precedente, la valorizzazione degli importi minimi e massimi – in base alle rispettive complessità – attribuibili agli incarichi di funzione organizzativa e professionale sia per l’area dei professionisti della salute e dei funzionari, sia per le restanti aree degli assistenti e degli operatori.

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“Un testo nel quale sono state accolte diverse nostre richieste che vedono una migliore riscrittura sulla specificità delle attività e compiti dell’Operatore Socio Sanitario così come dell’Assistente Sociale – spiega Giuseppe Carbone, leader della Fials –  ed in parte l’integrazione funzionale tra infermiere e medici eliminando la parte in cui vedeva la dirigenza medica valutare le professioni sanitarie e socio sanitarie. Ulteriore significativo risultato è l’aver recepito la nostra richiesta di conferma della mobilità per interscambio”. 

Sugli aspetti di carattere economico, l’ARAN ha accolto le nostre richieste che vedono nel confronto regionale definire le linee di indirizzo alle Aziende Sanitarie per aumentare i fondi contrattuali in percentuale all’aumento del personale. 

Permangono, invece, nel nuovo testo le diverse criticità che abbiamo ancora una volta ribadito e formulate all’ARAN, sulle quali restiamo ancora in attesa di un riscontro positivo.

“In particolare, i nodi contrattuali che ci vedono distanti dall’ARAN – chiarisce Carbone – sono la non condivisione del requisito della laurea magistrale per il passaggio all’Area delle elevate professionalità del personale che sarà collocato nella nuova “Area delle professioni della salute e dei funzionari” e sia per il conferimento degli incarichi di funzione organizzativa”. 

Ulteriore aspetto di fondamentale importanza per la FIALS è che il Comitato di Settore Regioni – Sanità, emani l’atto di indirizzo all’ARAN per le ulteriori risorse economiche già definite nella recente legge di bilancio. Risorse che a nostro parere, potrebbero risolvere, in parte, le diverse criticità nel nuovo sistema delle indennità accessorie che vede, al momento, una perdita economica secca al 50% di alcune indennità come quella della turnistica e del lavoro straordinario. 

Resta ancora ferma la nostra richiesta di uno specifico fondo contrattuale per gli incarichi e non abbiamo condiviso quanto proposto dall’ARAN di un fondo definito “Fondo incarichi e differenziali –“

che a nostro parere determinerebbe un conflitto a livello di trattative di integrativi aziendali con l’impossibilitò di istituire gli incarichi per il personale delle diverse aree, dalle professioni della salute e dei funzionari a quella degli assistenti ed infine degli operatori e di conseguenza il passaggio ai livelli differenziali superiori – ex fasce -.

La Fials ha ribadito, in sede della trattativa, il diritto per tutto il personale al conferimento dell’incarico funzionale, anche se a part time, senza che sia collegato a minimi economici.

“Nell’ambito degli istituti del rapporto di lavoro  – conclude Carbone -, abbiamo evidenziato le criticità che persistono del testo ARAN ed in particolare, il non riconoscimento al personale turnista: della pausa di 30 minuti, del riposo compensativo o corresponsione lavoro straordinario nell’attività prestata in giorno festivo infrasettimanale e il diritto ai 3 giorni della legge 104 ad ore, diversamente dai non turnisti”.

La mobilità volontaria del personale tra Aziende, altro aspetto contrattuale importante per la FIALS, abbiamo rimarcato che in caso di mobilità volontaria il rapporto di lavoro prosegue senza soluzione di continuità e di conseguenza il diritto alle ferie maturate nell’Ente di provenienza e come l’eventuale rifiuto motivato l’assenso alla mobilità volontaria deve avere necessariamente solo la natura provvisoria e non definitiva.

Non per ultimo, la definizione del profilo professionale dell’Autista Soccorritore.

Il prossimo incontro è stato fissato per venerdì 4 marzo p. v. alle ore 14,30. 

Redazione Nurse Times

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