Nel contesto europeo di crescente carenza di operatori sanitari, l’Italia si impegna a fronteggiare la sfida attraverso il rinnovo contrattuale nel Comparto sanitario per il triennio 2022-2024. L’obiettivo è garantire un’assistenza equa a tutti i cittadini, nonostante la crescente domanda di servizi e il logoramento del personale.
L’atto di indirizzo per il rinnovo contrattuale parte il 20 marzo e delinea una serie di misure volte a migliorare le condizioni di lavoro degli operatori sanitari e a rendere la professione più attrattiva. Tra le principali proposte vi sono incrementi salariali, focus sul benessere psico-fisico del personale e revisione del sistema indennitario.
Gli aumenti medi si aggirano intorno ai 130 euro lordi al mese, a cui si aggiungono indennità per il personale del Pronto Soccorso (70 milioni di euro dal 1° giugno 2023 al 31 dicembre 2023 e per 140 milioni di euro con decorrenza dal 1° gennaio 2024).
L’aumento salariale previsto è del 5,78%, con un’allocazione delle risorse a carico dei bilanci delle Aziende ed Enti del Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Revisione del sistema indennitario, prevedendo la differenziazione dell’indennità di pronto soccorso in base alle figure professionali e l’incremento delle indennità specifiche per il personale, in linea con le risorse disponibili.
Il rafforzamento delle relazioni sindacali è un altro punto chiave, con una maggiore specificazione delle materie oggetto di informazione per garantire omogeneità con le previsioni del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) precedente.
Si propone anche un ampliamento delle possibilità di impiego flessibile, il potenziamento degli strumenti per trattenere il personale e una migliore definizione del diritto alla mensa, al fine di rendere le condizioni di lavoro più attrattive e preservare il benessere dei lavoratori.
La regolamentazione delle prestazioni aggiuntive è prevista per garantire il rispetto dell’orario di lavoro e definire una tariffa oraria uniforme per la remunerazione. Inoltre, si propone di superare i limiti rigidi per la pronta disponibilità e pianificare la fruizione delle ferie per favorire il benessere dei lavoratori, valorizzando anche le attività di mentoring per il personale anziano.
La formazione del personale sarà centrale, con un focus sullo sviluppo delle competenze digitali e amministrative, mentre l’ordinamento professionale potrebbe essere revisionato per includere nuovi profili e migliorare l’efficienza del SSN.
Infine, si propone di promuovere forme di welfare aziendale per migliorare il clima lavorativo e i risultati complessivi dell’organizzazione, rendendo l’Italia un luogo più attrattivo per gli operatori sanitari.
Si propone di valutare la previsione del nuovo profilo di Oss con formazione complementare in assistenza sanitaria già disciplinato dall’Accordo Stato-Regioni del 16 gennaio 2003, definendone i requisiti di accesso, l’inquadramento nell’area degli assistenti e la relativa declaratoria. Potrà altresì essere valutata l’istituzione di ulteriori profili non appartenenti ai ruoli sanitario o socio sanitario e la revisione di profili già previsti non appartenenti ai predetti ruoli.
Il rinnovo contrattuale nel Comparto Sanitario rappresenta un passo importante verso il miglioramento delle condizioni di lavoro degli operatori sanitari in Italia. Attraverso una serie di misure mirate, si punta a rendere la professione più attrattiva, contrastando la carenza di personale e garantendo un’assistenza equa a tutti i cittadini.
Redazione Nurse Times
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