Forti della loro posizione all’interno del distretto sanitario e spinti dalla sola antipatia nei confronti di una paziente e del suo coniuge, avrebbero fatto prima ridurre e poi del tutto sospendere l’assistenza infermieristica domicialiare alla donna, affetta da una gravissima patologia e portatrice di tracheostomia e digiunostomia per lesioni irreversibili all’esofago.
Per questo i carabinieri della Stazione di Torre Annunziata hanno notificato a due dirigenti Asl la sospensione dall’esercizio delle pubbliche funzioni e dal pubblico servizio per 12 mesi. Il provvdimento è stato emesso dal gip del tribunale torrese, su richiesta della Procura.
I fatti cui si fa riferimento sono relativi al periodo compreso tra il 2020 e il 2021. Le indagini avrebbero accertato come i comportamenti assunti fossero una sorta di ritorsione, perché la donna e il marito in più occasioni si sarebbero lamentati per l’omessa consegna dei dispositivi medici.
I dirigenti Asl, stando alle indagini, avrebbero prima ridotto e poi revocato l’assistenza domiciliare infermieristica alla paziente, “facendo leva – sostengono gli inquirenti – su certificati medici dal contenuto ideologicamente falso, redatti sia dal medico di base della paziente, che dal medico referente dell’Asl”.
Certificati, questi, che gli stessi medici sarebbero stati costretti a compilare “mediante minaccia di avviare un procedimento disciplinare nei confronti dell’uno e di ostacolare l’attività professionale dell’altro, non fornendogli il personale infermieristico necessario per l’espletamento delle visite mediche”.
Redazione Nurse Times
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