Alimentazione

Record mondiale della longevità maschile a Villagrande e Villanova Strisaili in Sardegna

Il segreto della longevità: una corretta alimentazione unita ai racconti del presente e del passato e alle risate quotidiane.

Il segreto della longevità: una corretta alimentazione unita ai racconti del presente e del passato e alle risate quotidiane.

Ci troviamo rispettivamente a 700 e 850 metri sul livello del mare; qui sorgono due piccoli paesi nell’Ogliastra, in Sardegna, entrati nel 2014 nel GUINNESS DEI PRIMATI, dove possiamo trovare i segreti della longevità.

Varie le visite dei ricercatori arrivati da tutto il mondo, alle pendici del Gennargentu, per incontrare i tanti “giovani” centenari che custodiscono tale segreto.

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Tra coloro che per primi hanno portato avanti degli studi su questo fenomeno in Ogliastra possiamo citare l’Università di Sassari con i nutrizionisti del Dipartimento di Medicina Sperimentale e anche alcuni scienziati americani e giapponesi.

È stato chiaro fin da subito che il fattore principale che interviene nel mantenimento di un’ottima salute è rappresentato dalla buona alimentazione e soprattutto dal modo in cui i cibi vengono prodotti; le carni fresche allevate in modo biologico, la verdura e la frutta coltivate in modo naturale regalano al corpo quei benefici che, al contrario, molte delle sostanze presenti nei prodotti confezionati e non, immessi nel mercato oggi, possono nuocere.

Grande interesse ha destato il consumo quasi quotidiano del Casu Axedu (formaggio acido) tipico dell’Ogliastra, prodotto con il latte fresco direttamente negli ovili.

Leggendo i numerosi studi si è potuto apprendere quanto giochi un ruolo fondamentale, nell’alimentazione degli animali da carne, l’assenza delle sostanze xenobiotiche, che possono causare segni di invecchiamento precoce nei fruitori di tali alimenti, e la possibilità, invece, di allevarli allo stato brado o semi-brado.

Tuttavia, approfondendo gli studi si è capito che non è solamente la variabile alimentare che ha aiutato la comunità a raggiungere questo record, ma anche lo stile di vita in generale; infatti, gli anziani si ritrovano nelle piazze, passano molto tempo in compagnia e tra loro ridono, scherzano e ricordano i tempi che furono.

Da sottolineare, inoltre, l’assenza dei fumatori e dei forti bevitori tra di loro. L’unico “peccato” che confessano tutti è “un bicchiere di vino rosso a pasto”, vino prodotto con l’uva raccolta nei vigneti da loro scrupolosamente curati.       

Inoltre, troviamo la variante genetica, una mutazione M26 di cui godono i sardi e tra i quali troviamo tassi alti rispetto alle altre popolazioni; essendo un’isola ed essendoci stato naturalmente un isolamento geografico della popolazione il DNA non ha avuto modo di subire grandi modificazioni nel tempo.

Abito Tradizionale sardo di Villagrande Strisaili

 

Non manca di certo la variabile territorio: i nostri nonni, oramai bisnonni, affrontavano quotidianamente lunghi percorsi montani per raggiungere il loro orti, i loro capi animali e anche per ritrovarsi tutti assieme uniti e raccontarsi delle loro giornate, pratica rimasta ormai tra le loro abitudini che li aiuta a stare uniti e chissà dimenticarsi di morire …

 

Ilenia Cocco

 

Fonti

Comune di Villagrande Strisaili

alimentasrl.com

 

 

Redazione Nurse Times

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