In Puglia ricognizione è stata quasi ultimata, la quadratura è certa. Non sarà necessario aumentare le addizionali Irpef e Irap per riportare in equilibrio i conti della sanità. Un risultato ottenuto, come scandisce l’assessore alla Salute, Rocco Palese (foto), «con grandi sacrifici» dell’intera Regione: le coperture provengono dal bilancio autonomo, e dunque vanno a toccare la capacità di spesa degli assessorati.
Palese e il capo dipartimento, Vito Montanaro, hanno convocato di nuovo i direttori generali: due ore di riunione, proseguite anche alla presenza del governatore della regione Puglia, Michele Emiliano e dell’assessore al Bilancio, Raffaele Piemontese. Il tema è quello già noto: le Asl devono attenersi, stavolta senza eccezioni, alle indicazioni sul contenimento della spesa contenute nella delibera di giunta del 28 marzo.
Il ragionamento è sintetizzato così da Palese: «In Puglia è stato fatto un enorme sforzo per raggiungere l’obiettivo di non aumentare le tasse e di non chiudere reparti e ambulatori. Ma questo riguarda l’anno passato. Ora è assolutamente necessario ripristinare l’equilibrio corrente. E dunque deve esserci un controllo stretto sulle voci di spesa individuate, evitando l’utilizzo dei fondi correnti per gli investimenti e controllando la farmaceutica e i dispositivi».
In quei 100 milioni ci sono però gli spazi di manovra di gran parte degli assessorati, che perdono capacità finanziaria ordinaria e dovranno orientare la programmazione solo sui fondi straordinari
. In Puglia il problema riguarda tutti (ad esempio i trasporti, piuttosto che i servizi sociali), ma è particolarmente pesante per la Cultura, perché la nuova programmazione europea 2021-2027 non comprende cultura e turismo: per compensare il taglio di 15 milioni resta solo l’eventuale utilizzo dei fondi Fsc, su cui però non c’è ancora certezza, perché l’intenzione del governo è di accentrarne la gestione a Roma.Nel frattempo – è stato detto ai direttori generali – l’acquisto delle protesi in Puglia dovrà comunque avvenire attraverso gli accordi quadro esistenti, badando a scegliere sempre il minor prezzo ed evitando, per quanto possibile, il ricorso alle dichiarazioni di infungibilità. Stesso discorso per la farmaceutica: a breve sarà presentata la delibera contenente le indicazioni sul contenimento. I direttori generali dovranno dimostrare ogni due mesi le azioni di monitoraggio effettuate.
Redazione Nurse Times
Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno
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