Regionali

Puglia e riordino ospedaliero: “E’ vero bisogna risparmiare…la vita delle persone, la loro sicurezza, vale una riflessione in più!”

Introduzione di Giuseppe Papagni

Accorato appello di un giovane anestesista dell’ospedale di Corato, Felice Spaccavento, in provincia di Bari che ci consegna nel suo racconto uno spaccato di quotidianità, vissuto all’interno di uno degli ospedali pugliesi colpiti dal piano di riordino voluto dal presidente della regione Puglia Emiliano.

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La vita di una giovane ragazza di 27 anni salvata grazie al grande lavoro di tutta l’equipe ospedaliera, un messaggio di speranza, una proposta al presidente Emiliano che nasce da questa esperienza drammatica…

Un invito alla riflessione per tutti gli stakeholder della sanità, restituire alla vita una giovane di 27 anni ci aiuta a riflettere sul futuro di questa sanità. Ringraziamo il dott. Spaccavento per averci reso partecipe di questa sua riflessione attraverso il racconto pubblicato sul suo profilo facebook.

Caro Sindaco di Molfetta Paola Natalicchio e Caro Sindaco di Corato Massimo Mazzilli, Caro Presidente della regione Emiliano ho aspettato qualche ora per scrivervi…a mente più lucida e non stanca, con le mani meno tremanti, il volto ancora stanco.

Devo riconoscere che quando fai il mio lavoro i segni dell’età devono per forza vedersi prima.

Ieri notte, precisamente durante la notte di sabato e l’alba di domenica presso la sala operatoria dell’Umberto I di Corato abbiamo operato una ragazza di 27 anni, Maria Teresa, per una insidiosissima patologia addominale che aveva fatto sì che tutto il suo addome fosse pieno di sangue e la sua vita in pericolo, in grave pericolo, ci siamo uniti in gruppo, Infermieri, Ginecologici, Chirurghi, Banca del Sangue di Molfetta, Anestesista e abbiamo fatto il nostro dovere e forse più del nostro dovere.

E’ stata una notte lunghissima, guardavo l’ora quando potevo; quando le mie mani non era impegnate ed era sempre buio. Momenti di panico, momenti di tensione, un po’ di invidia verso i mie colleghi sul tavolo operatorio, loro si dividevano la responsabilità chirurgica in tre, io da solo la responsabilità di una vita ma è il nostro mestiere; è il mio mestiere, avrei voluto essere in un altro posto, avrei voluto stare a casa accanto ai miei figli, ma ero lì.

Poi però ci siamo riusciti! Non più sangue in quell’addome, grazie all’abilità dei colleghi chirurghi e ginecologici l’orologio ha ripreso velocemente a camminare, la luce del giorno incominciava a vedersi dal corridoio della nostra sala, il monitor erogava suoni più tranquilli, le mie gambe mai ferme si placavano, il RISVEGLIO….

Il mio discorso con i genitori i loro occhi pieni di lacrime, di paura, di speranza.

Le loro parole di ringraziamento, mi hanno stretto la mano, mi è venuto un nodo in gola, forse la tensione…Maria Teresa è salva!!!

Ora cari Sindaci e caro Presidente Emiliano vi chiedo di pensare alla possibilità di rendere gli Ospedali MOLFETTA – CORATO, UNA UNITA’ DAPPRIMA FUNZIONALE MA POI PER FORZA STRUTTURALE, senza campanilismi cittadini ma per consentire a questo grosso bacino di utenza che è il NORD BARESE di non restare sguarnito di unità fondamentali quali quelle che ci si accinge a tagliare

…e magari sognare di avere 4 posti di intensiva rianimatoria IN UN UNICO OSPEDALE che renderebbero questa unità speculare a quella di Monopoli sul versante SUD.

E’ vero bisogna risparmiare, c’è stato molto spreco, ma permettetemi la vita delle persone, la loro sicurezza, vale una riflessione in più!

Non condizionata da tatticismi politici! Scusate l’ingerenza…

dr. Felice Spaccavento Anetesista Rianimatore del P.O. Umberto I Corato ASL BA.

Giuseppe Papagni

Nato a Bisceglie, nella sesta provincia pugliese, infermiere dal 94, fondatore del gruppo Facebook "infermiere professionista della salute", impegnato nella rappresentanza professionale, la sua passione per l'infermieristica vede la sua massima espressione nella realizzazione del progetto NurseTimes...

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