Roma, 1 luglio 2024 – La scadenza del 2026 per completare il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) si avvicina rapidamente, mettendo in evidenza una sfida critica per il settore sanitario italiano: la necessità di reperire e assumere 40.000 professionisti sanitari. Antonio De Palma, Presidente Nazionale del Nursing Up, ha sottolineato l’urgenza di questa situazione, ribadendo che senza un numero adeguato di medici, infermieri e tecnici, il rilancio della sanità territoriale potrebbe trasformarsi in una grande occasione mancata.
Il PNRR, attraverso la sua Missione 6 Salute, prevede un finanziamento di 15,63 miliardi di euro destinati alla riforma dell’assistenza territoriale e all’innovazione del Servizio Sanitario Nazionale. Tuttavia, questi fondi possono essere utilizzati esclusivamente per l’ammodernamento delle infrastrutture e l’acquisto di attrezzature. Non possono essere impiegati per coprire i costi di gestione dei servizi sanitari, incluse le assunzioni del personale necessario.
Attualmente, mancano all’appello circa 40.000 professionisti sanitari per garantire il funzionamento quotidiano delle nuove strutture sanitarie, come le Case di Comunità e gli Ospedali di Comunità. Di questi, circa 15.000 sono infermieri. La situazione è aggravata dalla già critica carenza di 175.000 infermieri nel Servizio Sanitario Nazionale, causata da anni di blocco del turn over e limiti alla spesa per il personale.
Secondo De Palma, il governo dovrà trovare soluzioni finanziarie alternative per coprire i costi del personale necessario. Una possibile strada potrebbe essere delegare alle Regioni il compito di reperire i fondi necessari. Le Case di Comunità richiederanno, in media, 8 infermieri di famiglia, 10 medici di medicina generale e 5 amministrativi per struttura, mentre gli Ospedali di Comunità avranno bisogno di 9 infermieri e 6 operatori sociosanitari per ogni giornata lavorativa.
Il crono programma del PNRR ha finora rispettato le scadenze concordate con l’Unione Europea, ma la fase attuativa e la contrattazione tra Governo e Regioni sono ancora in corso. La sfida ora è garantire che le risorse umane e finanziarie necessarie siano disponibili per rendere operativo il piano di rilancio della sanità territoriale.
Il successo della Missione Salute del PNRR dipenderà in larga misura dalla capacità di reclutare e valorizzare i professionisti sanitari necessari. Senza un adeguato investimento nelle risorse umane, il rischio è di non riuscire a migliorare l’accesso e la qualità dei servizi sanitari territoriali, perdendo così una straordinaria opportunità di trasformazione del sistema sanitario italiano.
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