A seguito dello sgombero del padiglione Chini al Policlinico di Bari, a causa del problema della legionella, il Pronto soccorso ha fermato le attività limitandole ai soli pazienti gravissimi.
Il direttore del Pronto soccorso, Vito Procacci, ha comunicato l’impossibilità della gestione dell’accoglienza dei codici rossi
(lo riporta La Gazzetta del Mezzogiorno, M. Scagliarini) a causa dell’indisponibilità di letti per le patologie internistiche. Inoltre, ha reso nota la presenza di 14 pazienti covid al Pronto soccorso che non possono essere trasfriti data la scarsa ricettività di strutture semintensivistiche di secondo livello. Per questo saranno accettati solo pazienti politraumatizzati, con infarti in atto o comunque in imminente pericolo di vita.La chiusura del Chini doveva essere accompagnata dalla riattivazione dei posti letti in altre parti dell’ospedale. Intanto, l’ipotesi di trasferimento degli stessi in strutture esterne al Policlinico non ha avuto seguito (le strutture ora hanno sospeso i ricoveri per garantire l’accoglienza dei pazienti covid).
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