I Carabinieri del Nas di Viterbo, in collaborazione con i colleghi dell’Arma Territoriale, hanno effettuato un’ispezione presso una RSA laziale con all’interno 12 ospiti.
Gli stessi hanno riscontrato l’assenza di autorizzazione all’esercizio, di requisiti strutturali, organizzativi e funzionali nonché di figure professionali adeguate. Dopo la segnalazione all’autorità amministrativa è stata disposta la chiusura immediata della struttura, stimata per un valore di circa 1,2 mln di euro.
A seguito di un’ispezione igienico-sanitaria presso una RSA per anziani siciliana, i Carabinieri del Nas di Catania hanno sequestrato 10 kg di alimenti detenuti in cattivo stato di conservazione all’interno di apparecchiature frigorifere non idonee; congelati arbitrariamente e sprovvisti di rintracciabilità, ritenuti pericolosi per gli anziani.
Inoltre sono state rilevate anche carenze strutturali. Pertanto il legale rappresentante oltre ad una denuncia in stato di libertà è stato anche segnalato alla locale ASL affinché la struttura venga continuamente monitorata per l’evolversi della situazione.
I Carabinieri del Nas di Salerno hanno eseguito una serie di ispezioni all’interno di alcune strutture socio-assistenziali campane. Nel corso dei controlli sono state rilevate, presso due diverse case di riposo, alcune criticità, quali carenze organizzative e strutturali, mancanza di figure professionali e dei titoli autorizzativi. Le Autorità amministrative e sanitarie sono state allertate per i provvedimenti del caso.
Al termine degli accertamenti, i militari hanno segnalato i titolari di due strutture, i quali si erano resi responsabili di aver ospitato un numero di ospiti superiore rispetto a quello autorizzato e di impiegare un numero inadeguato di persone atte ad accudirli.
Il Sindaco di un comune calabrese, infine, a seguito di una segnalazione del NAS di Reggio Calabria, ha emesso un’ordinanza di sospensione nei confronti di una struttura ricettiva per anziani e disabili.
Il provvedimento, che prevede il ricollocamento degli ospiti, è stato adottato in quanto il plesso non solo ospitava un numero di persone superiore rispetto a quelle autorizzate, ma era anche sprovvisto delle figure professionali atte a garantire una corretta gestione della struttura.
Redazione Nurse Times
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