Primary Care in America: 150 milioni di cittadini affidati ad Infermieri

Il 12 Settembre 2016 la Presidente Fnc IPASVI B. Mangiacavalli ha inviato al sottosegretario di Stato al Ministero della Salute V. De Filippo il documento che  in sintesi descrive i nuovi percorsi di cura, che da anni puntano ad attivare integrazione ospedale/territorio (VEDI).

Documento approvato successivamente dal tavolo tecnico del 16 dettembre presso il Ministero insediato dal sottosegretario De Filippo, integrandolo in forma armonica con i contributi pervenuti dagli esperti designati dalle Regioni, da AGENAS e alcuni sindacati.

Negli USA la realtà tanto decantata in Italia è decollata da diverso tempo, tant’è vero che le Cure Primarie sono affidate agli infermieri, che al sistema costano almeno il 30% in meno rispetto ad un medico.

Advertisements


SCARICA LA TUA TESI


Le elevate competenze practitioner acquisite durante i percorsi di studio elevano gli Infermieri ad una assistenza sanitaria nell’ambito della Primary Care competenti e, in America, l’affidamento di ben 150 milioni di cittadini affetti da patologie croniche la dice chiara sul ruolo di manager della salute che rivestono.

E certezze arrivano anche dal New England Journal of Medicine (VEDI) dopo le parole di  Thomas Bodenheimer (Center for Excellence in Primary Care, University of California San Francisco) e Laurie Bauer (School of Nursing, UCSF).

Sempre oltreoceano l’analisi geografica  e di migrazione della popolazione ha permesso di individuare che l’ago dell’assistenza si sposterà sempre più nelle zone rurali passando dall’attuale 19% al 29%

In pratica un numero sempre maggiore di pazienti sarà assistito nel contesto delle cure primarie da un Infermiere practitioner (nurse practitioner) piuttosto che da un medico di famiglia.

Numerosi studi affermano che le cure erogate dai nurse practitioner e la patient-satisfaction siano sovrapponibili a quelle dei medici.

I vantaggi al sistema sono anche legati al risparmio che vi si ottiene e ciò spinge la classe dedicata alla formazione a pensare di forgiare una figura appositamente dedicata, formata e quindi con titoli che ne attestino competenze esclusive e avanzate.

E 12 anni fa il New England Journal of Medicine con un articolo dal titolo “The future of primary care medicine”, faceva una premonizione sulla necessità di un cambiamento di rotta nel campo della gestione delle malattie croniche affermando che: “Se questi cambiamenti non avverranno la pratica della primary care medicine sembra destinata a diventare campo d’azione degli infermieri e di altre professionalità non mediche”. 

 

CALABRESE Michele

Fonte:

www.quotidianosanita.it

Michele Calabrese

Infermiere Magistrale in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche, docente a corsi di formazione rivolti a personale sanitario e laico, in regime residenziale e non. Responsabile Scientifico, Moderatore e/o Relatore ad eventi, seminari e congressi. Infermiere presso UOC Angiografia e Radiologia Interventistica P.O. "L. Bonomo" Andria (BT); già Infermiere MeCAU (Medicina e Chirurgia Emergenza ed Urgenza/Accettazione) ed Emergenza Territoriale P.T.S. 118 "Basilicata Soccorso", postazione INDIA 28.Consigliere Ordine Professioni Infermieristiche BAT (OPI BAT) e già Revisore dei Conti medesimo Ente; componente di Commissioni esterne Ordine delle Professioni Infermieristiche Barletta-Andria-Trani (O.P.I. BAT). Responsabile Commissione Formazione OPI BT. Presidente Società Scientifica della Associazione Provinciale C.N.A.I. BAT (Consociazione Nazionale Associazioni Infermiere/i della BAT). Formatore O.S.S. ai sensi del DLgsR Puglia. Docente a contratto. Istruttore American Heart Association (Training Center ID ZZ21169) per personale Sanitario e laico in corsi BLS (D), manovre disostruttive adulto, bambino, lattante

Leave a Comment
Share
Published by
Michele Calabrese

Recent Posts

Infermiere assolto per la morte di una paziente Covid: la porta bloccata in terapia intensiva non fu colpa sua

P.C., infermiere, è stato assolto con formula piena dall’accusa di imperizia in merito alla morte…

18/10/2024

Giornata mondiale dell’ictus (29 ottobre): l’importanza degli infermieri per i pazienti colpiti da stroke ischemico

Il 29 ottobre si celebra la Giornata mondiale dell'ictus: 24 ore in cui si ricorda…

18/10/2024

Monza: vittoria degli infermieri, l’A.A.D.I. ottiene il pagamento delle ferie non godute

Dopo una battaglia legale durata quasi due anni, gli infermieri vincono una causa storica per…

18/10/2024

Pacemaker leadless (senza fili): una rivoluzione tecnologica in cardiologia

Di seguito un'intervista al professor Antonio Curnis, primario di Cardiologia agli Ospedali Civili di Brescia, pubblicata sul…

18/10/2024

Management infermieristico e gestione dei sistemi di assistenza meccanica al circolo

Di seguito un focus a cura del dottor Francesco Ferroni su contropulsatore aortico (IABP), IMPELLA…

18/10/2024

Catania, paziente prende a pugni infermiere. Nursind: “Applicare nuove norme anti-violenza e risolvere carenze strutturali”

Ormai non passa giorno senza che arrivino segnalazioni di aggressioni ai danni degli operatori sanitari…

18/10/2024