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Prestano soccorso dopo incidente stradale: operatori del 118 aggrediti da uno dei due feriti. Calci e pugni per un infermiere

Intervenuti sul luogo del sinistro, nel tratto tra San Cesareo e Zagarolo (Roma), l’autista dell’ambulanza e l’infermiere a bordo sono stati travolti dalla furia di un trentenne, forse indispettito dall’attesa.

Calci e pugni a due operatori del 118. Questo il folle epilogo di un intervento effettuato alla vigilia di Natale da due operatori sanitari, accorsi in seguito a una chiamata dopo un brutto incidente avvenuto su via Casilina, nel tratto tra San Cesareo e Zagarolo (Roma). Un’auto con due trentenni a bordo, per cause da accertare, ha perso il controllo ed è finita fuori dalla carreggiata. Così alcuni passanti hanno chiamato il 118.

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Un’ambulanza proveniente da Zagarolo (la prima disponibile per effettuare l’intervento) è giunta sul posto, ma l’infermiere e l’autista a bordo della stessa sono stati brutalmente aggrediti proprio da uno dei due feriti, forse innervosito dall’attesa dell’arrivo dei soccorritori. É accaduto tutto in pochi minuti. Una volta arrivati sul luogo dell’incidente, l’infermiere è sceso dall’ambulanza per sincerarsi delle condizioni dei due trentenni, ma uno di loro lo ha accolto con alcuni spintoni, aggredendolo in modo improvviso e colpendolo con un calcio e subito dopo con un pugno che lo ha fatto accasciare.

Non contento, l’aggressore (evidentemente non così traumatizzato per l’incidente) ha continuato a colpire il malcapitato infermiere, nonostante l’amico gli urlasse di tornare in sé e di smetterla di prendersela con i soccorritori. Anche l’autista, che ha provato a calmare l’aggressore, è finito nel mirino del furibondo trentenne, rimediando qualche contusione. Sia i feriti dell’incidente che gli operatori del 118 sono stati ricoverati nei vicini ospedali di Colleferro e Palestrina.

Ad avere la peggio, alla fine, è stato l’infermiere, che ha rimediato contusioni ed escoriazioni su varie parti del corpo, oltre a un trauma cranico non commotivo per complessivi dieci giorni di prognosi, mentre un po’ meglio è andata all’autista, che se l’è cavata con quattro giorni. Entrambi, comunque, hanno passato le feste di Natale a casa, pur essendo rimasti sotto choc per l’accaduto. A indagare sulla vicenda sono i carabinieri, che stanno provando a ricostruire la dinamica dei fatti e cercando di capire se i due soggetti protagonisti dell’incidente fossero in stato di ebbrezza o magari sotto effetto di sostanze stupefacenti.

Il caso ha provocato la reazione sdegnata di Massimiliano Scermino, esponente del sindacato Ugl Salute Lazio, il quale ha espresso solidarietà agli operatori aggrediti e ha chiesto maggiore sicurezza. “Ci chiediamo – ha spiegato in una nota – per quanto tempo ancora i sanitari debbano essere oggetto di queste vili aggressioni. Pretendiamo azioni mirate per contrastare ogni forma di violenza verso tutti gli operatori sanitari per porre fine a una situazione surreale, che va avanti da troppo tempo. Come Ugl Salute Lazio ci siamo attivati da subito e abbiamo richiesto al Governo quanto prima delle soluzioni, sia per il blocco delle ambulanze (a causa di mancanza di posti negli ospedali, ndr) che per queste assurde aggressioni, che devono essere fermamente condannate”.

Parole dure anche da parte di Laura Rita Santoro, referente regionale di Nursing Up: “Un episodio vergognoso, che purtroppo è già accaduto in termini simili in altre occasioni”.

Redazione Nurse Times

Fonte: Il Messaggero

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