Precari Covid, arriva il via libera alla stabilizzazione degli infermieri

Tagliati fuori, per ora, tecnici, amministrativi e medici. In Sicilia protestano Nursind (“Non è stata ancora erogata l’indennità di specificità”) e Fials.

Dopo la prima votazione della fiducia al Senato, ha una veste finale la norma sulle stabilizzazioni dei precari Covid, che il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha inserito nel testo della Legge di Stabilità. Prevede il via libera per gli infermieri, ma taglia fuori del tutto tecnici e amministrativi, ponendo dubbi anche sul personale medico. Questo perché il testo è rimasto quello base previsto dal Governo Draghi: limita la stabilizzazione ai medici con almeno 18 mesi di servizio nella lotta alla pandemia e non cita gli amministrativi.

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Nella notte del 23 dicembre, a Palazzo Madama, sono state respinte tutte le proposte che avrebbero introdotto la possibilità di stabilizzare almeno metà degli amministrativi e, soprattutto, quelli che avrebbero abbassato a 12 mesi il limite di anzianità necessario per aver diritto alla trasformazione del contratto a tempo determinato in posto fisso. Era stato il senatore palermitano Davide Faraone a presentare l’emendamento. «C’è il timore che la versione del Governo nazionale non apra le porte a molti medici siciliani che non hanno i 18 mesi necessari – spiega –. E anche sul fronte degli amministrativi non ci sono coperture. Non a caso il mio emendamento aveva ricevuto il parere favorevole del ministero della Sanità, ma poi è stato bloccato da quello dell’Economia».

Faraone annuncia che ripresenterà l’emendamento quando sarà votato il decreto sul super Green Pass

. Ma intanto, in Sicilia, i sindacati protestano. Nursind arriva anche a prevedere uno sciopero, perché “non è stata ancora erogata l’indennità di specificità”. E Fials chiede di accelerare proroghe e stabilizzazioni. Alla Regione, invece, si stanno già facendo i conti. Sono salvi gli oltre 4mila infermieri arruolatii da marzo 2020, ma restano bloccati circa 3mila tecnici e amministrativi, oltre a 1.945 medici.

L’assessore alla Salute, Ruggero Razza, mette sul piatto il proprio piano: «Avevamo sempre segnalato che la norma nazionale non poteva risolvere il problema degli amministrativi, perché per legge devono entrare con concorso. Per i medici, invece, l’ostacolo vero non è la durata del loro contratto, ma il fatto che molti di quelli arruolati in emergenza non hanno la specializzazione. Noi contiamo di aggirare gli ostacoli con concorsi che prevedano ampie quote di riserva a queste categorie».

Redazione Nurse Times

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