Politica & Sindacato

Nursing Up Lazio: le professioni sanitarie e le Posizioni Organizzative all’IFO

Riceviamo e pubblichiamo una nota del sindacato Nursing Up della regione Lazio riguardante le professioni sanitarie e le posizioni organizzative all’IFO (Istituto Nazionale Tumori Regina Elena Irccs) di Roma.

Questa Redazione rimane a disposizione della Direzione dell’IFO per eventuale replica.

Spett.le Direttore 

Un Dirigente infermieristico dovrebbe poter conoscere i suoi come fa il coach di una squadra? Allo stato attuale come è possibile applicare questi principi, con certe direttive?

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La Direzione ci chiede, chiede ai sindacati, l’approvazione delle Posizioni Organizzative, secondo le idee della Direzione.

Come sigla, abbiamo avuto numerose difficoltà a parlare; il nostro intervento ispirava le interruzioni dei presenti, quindi abbiamo detto, in modo sintetico: “in carenza di soldati, riteniamo inopportuno pensare ai generali!”

Sapendo che avremo detto ampiamente e per iscritto, il nostro punto di vista, in qualità di Dirigenti Nursing Up.

Abbiamo valutato i documenti, consegnatoci dalla Direzione IFO. Non eravamo soli. Come sigla si ritiene che è evidente una sperequazione tra le varie Posizioni Organizzative proposte.

Sperequazione perché è evidente la mancanza di un equo criterio distributivo, soprattutto in campo sociale, economico e finanziario.

La Direzione IFO ha intenzione di assegnare 7 Posizioni Organizzative.

Il Coordinatore delle professioni Sanitarie nel Comparto potrà diventarlo solo dopo aver superato il “concorsone” regionale e deve avere una Laurea Magistrale. Gli altri?

Sappiamo, per certo, che l’area infermieristica dovrà gestire (i dati sono del 2007 solo per l’IRE, benché siano stati chiesti, senza successo, dati recenti):

  • un 250 infermieri circa (?), perché c’è una notevole carenza, compensata in parte da personale esternalizzato;
  • Trasversalmente 251 posti letto;
  • Trasversalmente 39 posti letto di day hospital;
  • 9 servizi correlati;
  • 12705 ricoveri tra diurni e ricoveri totali;
  • 123 sono le prestazioni ambulatoriali, erogate nel 2007;
  • 28 gli ambulatori, reparti e servizi da organizzare.

Immaginate che la P.O. delle professioni Infermieristiche deve partecipare alle riunioni di almeno 14 reparti, ma anche servizi, con i relativi direttori di reparto, fisime comprese. Un numero così cospicuo richiede un notevole impegno che potrebbe essere corrisposto con 2.000 euro in più rispetto ad alcune altre P.O.

La fonte dei dati citati. L’Istituto Regina Elena in cifre (VEDI).

Ho letto molto in proposito. Però con i numeri citati abbiamo sempre pensato che l’area infermieristica e/o delle professioni sanitarie, avrebbe titolo per fregiarsi di “Dipartimento Professioni Sanitarie”. Come fosse un reparto coordinato da un Dirigente Medico!

Le OO.SS. sono chiamate ad autorizzare la sottrazione di fondi del comparto per “finanziare” le Posizioni Organizzative, delle quali abbiamo chiesto oneri ed onori. La Direzione, secondo voci in attesa di conferme, non ritiene dovuta la richiesta della pesatura degli impegni delle varie Posizioni Organizzative, raccomandate dall’Amministrazione.

Personalmente non avrei nessun problema ad accettare le proposte dell’amministrazione se i fondi non fossero del Comparto, quindi potrebbero essere utili per attribuire fasce ai colleghi del Comparto. Alcuni colleghi aspettano le fasce da “troppo” tempo!

Disparità tra Posizioni Organizzative perché le differenze d’indennità tra le varie Posizioni Organizzative è irrisoria rispetto alle responsabilità da gestire, ma siamo disponibili ad essere smentiti nei fatti.

Pedagogicamente il Dirigente delle Professioni Sanitarie dovrebbe seguire molte persone e molte situazioni, ma come farà? Un buon Dirigente dovrebbe poter gestire in modo pedagogico e carismatico, però con gli impegni, citati, che li aspetta, deve essere Mandrake! Il riferimento al personaggio dei fumetti, di abilità e bravura eccezionali, ma, anche magiche era dovuto.

Il Dirigente delle Professioni Sanitarie, comunque, deve seguire le Direttive Aziendali, quindi dovrebbe essere, strategicamente, in staff con la Direzione Generale, perciò dovrebbe essere retribuito da fondi aziendali diversi da quelli del comparto?

Cordialmente

Laura Rita Santoro

Redazione Nurse Times

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