Non rianima paziente con evidenti fenomeni cadaverici: infermiera sotto indagine

Nonostante la pensionata non avesse attività cardiaca e presentasse un “colorito cereo, tendente al giallastro ed importante ipotermia”, secondo il parere del Nursing and Midwifery Council (NMC), l’infermiera avrebbe dovuto chiamare il numero dell’emergenza sanitaria.
L’infermiera Kendall, in servizio presso la Moorland Nursing Home di Poulton, è stata colpita da un ordine cautelare per 24 mesi dopo aver ammesso di aver disatteso le procedure interne.
”Le azioni della signora Kendall non sono state consone a quelle che ognuno si aspetterebbe da un infermiere, ed hanno configurato una condotta gravemente negligente”, spiega l’NMC.

La paziente 85enne venne ritrovata “non responsiva”, nella nursing home di Moorland Road da un ausiliario della struttura.

Il dipendente chiamò l’infermiera Kendall, responsabile del turno, che decise di non iniziare le manovre di rianimazione cardiopolmonare ne tantomeno chiamare il numero dell’emergenza, nonostante il paziente non avesse fornito alcuna disposizione in merito ad un eventuale ordine DNAR (Do Not Attempt Resuscitation).

Advertisements


SCARICA LA TUA TESI


Molto tempo dopo qualcuno chiamò i paramedici al numero 999, i quali non fecero altro che constatare il decesso della donna.

La Kendall fu sospesa mentre un’indagine interna venne avviata.

Anche la Polizia locale investigò, determinando come non vi furono circostanze sospette che potessero far pensare ad un reato, prima ancora che l’esame autoptico constatò come la donna fosse morta per cause naturali.

All’infermiera venne concesso di fare rientro a lavoro, subendo un richiamo scritto.

Proseguì la propria carriera nella struttura, venendo descritta negli anni successivi come una “buona dipendente”.

Ms Kendall ammise come la propria condotta fosse negligente. Ammise anche come “gli standard di assistenza infermieristica attesi da un professionista venirono meno in quella circostanza”.

L’infermiera ammise che, sebbene considerasse che il paziente fosse biologicamente morto, poiché nessuna disposizione DNAR era disponibile, era obbligata ad iniziare le procedure di rianimazione cardiopolmonare telefonando al numero dell’emergenza, per ottenere assistenza medica immediata.

In conclusione, l’infermiera ammise di essere andata oltre alle proprie competenze in quell’occasione, non essendo in grado di certificare il decesso di una persona.

In una lettera indirizzata all’NMC, si è dichiarata profondamente pentita, assicurando che in una situazione simile chiamerà sicuramente il numero dell’emergenza.

Simone Gussoni

Dott. Simone Gussoni

Il dott. Simone Gussoni è infermiere esperto in farmacovigilanza ed educazione sanitaria dal 2006. Autore del libro "Il Nursing Narrativo, nuovo approccio al paziente oncologico. Una testimonianza".

Leave a Comment
Share
Published by
Dott. Simone Gussoni

Recent Posts

Graduatoria per assunzione infermieri, Opi Taranto: “Ancora tutto fermo e senza prospettive”

Il presidente di Opi Taranto, Pierpaolo Volpe, fa appello alla Regione Puglia affinché predisponga strumenti…

05/09/2024

Concorso per funzionari amministrativi, Consiglio di Stato annulla due quesiti ambigui

Un candidato ottiene la revisione del punteggio Il Consiglio di Stato ha recentemente emesso una…

05/09/2024

Domani (5 settembre) gli esami di ammissione ai corsi di laurea delle professioni sanitarie: tutti i numeri

Si terranno domani, 5 settembre, gli esami di ammissione ai 23 corsi di laurea per…

04/09/2024

Bimbi con sordità ereditaria causata da mutazioni nel gene Otof recuperano udito e parola grazie a terapia genica in entrambe le orecchie

Dopo i primi promettenti risultati della terapia genica di Regeneron, che a inizio maggio aveva ripristinato l’udito…

04/09/2024

Toscana, dal 10 settembre via alle domande di mobilità volontaria nel comparto sanità

Dal 10 settembre si potranno presentare le domande di mobilità volontaria, da un’azienda all’altra, dei…

04/09/2024

Legge di Bilancio 2025: le richieste di Anaao Assomed, Cimo-Fesmed e Nursing Up

“Nessuno pensi di continuare a fare cassa sulla pelle del Servizio sanitario nazionale e dei…

04/09/2024