Educazione Sanitaria

Morire di Medicina Alternativa e Credenze Magiche nel “civilissimo” 2016

Curare il cancro con impacchi di ricotta ed ortiche, il diabete con acqua e massaggi alla pancia, il linfoma di Hodgkin con l’aloe.

Aggiungeteci flebo di bicarbonato di sodio, agopuntura, oppure la “ricerca di risoluzione dei conflitti”, o peggio ancora la “Terapia Verbale”. Si guarisce dai tumori prendendoli a parolacce. Roba da medioevo, direte voi. E invece no, Medicina “Alternativa” del nuovo millennio.

Gli esseri umani hanno sempre subito il fascino del “magico”. Il Santone, il Guaritore, quello che promette di risolvere tutti i tuoi problemi di salute. Adesso, in fretta. Quando un proprio caro è gravemente malato, si spera sempre nel miracolo. Fa parte della natura umana.

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Ultimamente, però si sentono voci sconcertanti. Il 30 agosto una ragazza di 18 anni è morta di leucemia dopo che i genitori hanno rifiutato le chemio seguendo la Nuova Medicina Germanica ed Hamer. Sostenevano che la giovane avesse sviluppato la leucemia come reazione alla morte per aneurisma del fratello.

Ancora adesso, il padre sostiene che “la leucemia è rigenerazione. È una fase di nuova vita: chi la supera diventa un uomo nuovo, chi non la supera muore.” E che la figlia, è morta perché “medici e giudici l’hanno stressata, tartassata”. Non è morta perché non si è curata, è morta perché le hanno impedito di essere lasciata in pace.

Oggi si ha la notizia di una giovane madre di 34 anni, con un tumore al seno e speranza di guarigione al 93-95% se avesse deciso di curarsi, che ha rifiutato le cure per sperimentare impacchi di ricotta e decotti di ortica, seguendo le prescrizioni di un folle che è stato radiato dalla professione medica ormai trent’anni fa, ma ancora con licenza di uccidere.

In un’accorata intervista, il professor Samorani, il medico Chirurgo-Senologo che l’aveva operata 4 anni prima, denuncia che negli ultimi tre anni almeno una decina di sue pazienti ha rifiutato le terapie, per seguire medicine alternative.

Una vera e propria piaga sociale. 

Mettiamo subito in chiaro una cosa. La medicina “alternativa” non esiste. Non esiste alcun dualismo fra Medicina Ufficiale, controllata dalle Big Pharma, e la medicina alternativa, pura, “senza interessi”. Esiste la Scienza, fra cui la Scienza Medica, e poi tutto quello che non può essere provato. 

Le famose “Medicine Alternative” sono tutti quei metodi la cui efficacia non è mai stata provata scientificamente.

Per questo, in questo articolo ed in tutti i successivi, io parlerò esclusivamente di Medicina o Scienza Medica.

Non userò “Ufficiale” contrapposto ad “alternative”, perché esiste solo una Medicina, che comprende tutto ciò che viene dimostrato.

Il resto, le “alternative”, sono sinonimo di “non dimostrato, non provato, non sicuro”. In una parola, fuffa.

Eppure, hanno presa. Hanno un fascino sulla popolazione. Le figure che li propagandano si proclamano perseguitati da Big Pharma, disinteressati, ansiosi di aiutare l’umanità. Denunciano le nequizie della medicina che loro bollano come “ufficiale”, ovvero la Scienza Medica, paragonata alla loro medicina “alternativa”. Hanno la cura per i mali del mondo.

Sono convincenti. Abilissimi venditori, straordinari comunicatori. Tutti eroi, che cercano di salvare l’umanità intera con il segreto che possiedono solo loro, ovviamente dietro salatissimo compenso.

Hanno la cura per tutti i mali del mondo, eppure non la mettono a disposizione. Non la sottopongono gratuitamente alla comunità scientifica come un certo Salk fece qualche decennio fa, rinunciando ad ogni profitto per salvare milioni di vite umane da quella piaga che allora era la poliomielite.

Adesso, la poliomielite è solo un nome in un vaccino che molti genitori ritengono inutile, quasi dimenticata. Ansiosa solo di ritornare grazie alla nostra ignoranza crescente del passato, ma questo è un altro discorso.

Siamo nel 2016, e la gente sceglie di voltare le spalle a cure, più o meno piacevoli, ma sicure e provate, per andare a morire seguendo i consigli del ciarlatano di turno.

In questa situazione di emergenza, dobbiamo fare fronte comune. Per esperienza personale, ho incontrato centinaia, se non migliaia di professionisti sanitari che svolgono il loro lavoro con coscienza, e secondo Scienza Medica, senza guadagnare altro profitto che il loro stipendio, il loro operato rigorosamente documentato ed accessibile a chiunque. Tutto quello che fanno, lo fanno basandosi su linee guida, protocolli e rigorose dimostrazioni scientifiche. Cercando continuamente nuove evidenze e nuove terapie, nuovi approcci tutti rigorosamente studiati tramite metodo scientifico. Le responsabilità per la qualità delle cure, sono facilmente individuabili, ed in caso di errore, vengono pagate di persona.

Devo invece ancora trovare uno di questi Santoni che non lucri sulla sua cura miracolosa, diffondendola con modalità spesso da vera e propria setta, con segreti da tenere, pressioni psicologiche su chi decide di rivolgersi alla Medicina, ed ovviamente uno scaricabarile di responsabilità, quando il malcapitato muore. Nessuno muore mai perché ha voltato le spalle alla Medicina, affidandosi alle “alternative”.

Ci sono sempre scuse su scuse: “E’ stato il malocchio. Si è rivolta a noi troppo tardi. Aveva comunque fatto un intervento, quindi adesso non funzionano più. Aveva già fatto un ciclo di chemio, e si era avvelenato”.

Scuse su scuse, ad ogni morte. Scuse su scuse, che non cancellano una morte evitabile. “La cura funziona”. Molto bello, però qualcuno, con un nome e con un volto, ci si è aggrappato.

L’ha seguita. Ha pagato spesso decine di migliaia di euro per consulenze ed acqua colorata (se sono fortunati e non hanno trovato il santone che inietta sostanze pericolose) e adesso è morto. Qualcuno che, se si fosse affidato alla Medicina, potrebbe essere ben vivo.

Certamente, la Medicina parla di statistiche, e questo, quando si tratta di un tuo caro, è tutto meno che rassicurante. La Medicina parla di fatti e percentuali, difficili da accettare, mentre questi soggetti offrono speranze a buon mercato.

La Medicina, e l’Assistenza è parte di essa, si muovono dentro i rigidi limiti di ciò che può dimostrare, mentre la fuffa può promettere qualsiasi cosa. Statistiche falsate. Morti nascoste. Edificanti storie di chi è guarito, persone convinte anche di fronte a prova contraria, anche di fronte alla morte della propria figlia, della validità di quelle teorie mai dimostrate. Teorie che, sotto il freddo occhio clinico della Scienza, portano con loro nomi e volti dei morti evitabili che hanno fatto.

Quella che è in atto, è una vera e propria emergenza. Un attacco alla Medicina, un attacco alla Scienza, un attacco ai progressi che sono stati fatti.

Per questo, da infermiera, mi chiedo cosa possiamo fare. Tutti noi professionisti sanitari, cosa possiamo fare per arginare questa emergenza?

Sicuramente, potremmo iniziare facendo fronte comune. Siamo professionisti sanitari: nelle corsie e nella nostra pratica non vi è spazio per ciò che non è provato scientificamente.

Cominciamo a dare l’esempio, ad allarmarci quando un paziente ci parla di “medicina alternativa”, ad informare, ad educare, ad usare i termini giusti. Iniziamo a chiamare questi figuri per come sono: truffatori, ladri di speranze, assassini. Collaboriamo con gli altri professionisti sanitari, cerchiamo strategie, in questa battaglia contro i truffatori, contro le morti evitabili. Vi è un problema di sfiducia, di cattiva comunicazione con i pazienti, ma soprattutto, vi è il problema che a questi “alternativi” viene data spesso nei dibattiti la stessa dignità della Scienza. Iniziamo a dire basta. Vi è una sola Medicina, che comprende tutto ciò che può essere scientificamente dimostrato.

Il resto è fuffa.

Fuffa che uccide.

Erika Nelli

Redazione Nurse Times

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