Milano, nasce l’infermiere “di condominio”

Un servizio attivo nei municipi 6 e 7 del capoluogo lombardo, offerto da una cooperativa in collaborazione col Comune, sta per sbarcare anche nel 2. Si propone di “aiutare le persone di tutte le età”.

Sarà presentato venerdì 12 gennaio, nella sede di Wemi Loreto (via Sabaudia 8), uno dei quattro nuovi “punti fisici” di wemi.milano.it, la piattaforma dei servizi domiciliari offerti dagli enti del privato sociale in collaborazione col Comune.

Parliamo dell’infermiere “di condominio”, ovvero un professionista che, come spiega Redattore Sociale, si occuperebbe di effettuare “una semplice iniezione, la somministrazione di farmaci particolari, consigli su come allattare o come fare delle medicazioni”. E ancora: cura e prevenzione delle lesioni da pressione ed educazione sanitaria ai care-givers impegnati nell’assistenza quotidiana ai propri famigliari. Il tutto in giro per il palazzo, col fine di “aiutare persone di tutte le età”. Il servizio, attivo per circa 200 famiglie nei municipi 6 e 7 (dal 2015), gratuito o a pagamento (a seconda del reddito e delle tariffe stabilite dal Comune), sta per sbarcare anche nel municipio 2.

Advertisements


SCARICA LA TUA TESI


Spiega Graziella Cinotti, presidente della Cooperativa Nuovi Orizzonti che si occupa del servizio: “A volte iniziamo con una sola famiglia, ma poi, grazie al passaparola, anche gli altri inquilini ci chiedono una prestazione. Si tratta di piccoli interventi a domicilio, che rientrano in una politica di prevenzione sociosanitaria. Con l’invecchiamento della popolazione è necessario ripensare alcuni servizi ed è importante intervenire per prevenire l’insorgere di situazione di grave disagio”.

Purtroppo Redattore Sociale non riporta le modalità di assunzione, inquadramento, tariffe, ecc. per quanto riguarda i professionisti sanitari impegnati in tale servizio e alle “dipendenze” di tale attività (contratto? Se sì, quale? Partita iva? C’è una reperibilità? Tariffa oraria? A prestazione? A chiamata?), basata sul passaparola e con ben poche certezze. Speriamo che tale iniziativa, per certi versi lodevole, sia anche una vera opportunità lavorativa per gli infermieri sul campo e non solo per la cooperativa che l’ha ideata. Indagheremo.

Alessio Biondino

Fonte: Redattore Sociale

Redazione Nurse Times

Leave a Comment
Share
Published by
Redazione Nurse Times

Recent Posts

Nuovo malore per Fedez: ricoverato d’urgenza al Perrino di Brindisi

Gallipoli, 2 agosto 2024 - Nuovo malore per Fedez, il famoso rapper italiano, che è…

03/08/2024

Olimpiade di Parigi: i rischi per gli atleti che gareggiano nella Senna

In scena all'Olimpiade di Parigi le gare femminili di triathlon nella Senna, mentre per il…

02/08/2024

“Le professioni sanitarie: l’evoluzione attraverso scelte etiche e responsabilità professionale”: l’opinione dell’esperta

Sono lieta di presentare questa speciale edizione de “Le professioni sanitarie: l'evoluzione attraverso scelte etiche…

02/08/2024

La comunicazione con i genitori stranieri: dal “to cure al “to care”

Nell’ambito dell’accesso alle cure sanitarie la salute materno-infantile risulta essere una delle aree più critiche…

02/08/2024

Ferie, il datore di lavoro può imporre di esaurirle entro dicembre? Cosa dice la legge

Il datore di lavoro può imporre di esaurire le ferie entro dicembre? Ecco cosa dice la…

02/08/2024

Corso Ecm (23,4 crediti) Fad gratuito: “Accademia SIMG Vaccini”

SIMG Digital Learning Center promuove il corso Ecm Fad gratuito "Accademia SIMG Vaccini", attivo fino…

02/08/2024