Si chiama Sarah Newcombe e presta servizio come infermiera al Great Ormond Street Hospital di Londra. A lei va il merito di aver ideato una app che, in futuro, potrebbe sostituire le cartelle cliniche apposte sul letto dei pazienti. “Consente di monitorare i parametri vitali delle persone ricoverate – spiega lei stessa – e si è rivelata particolarmente utile durante i turni di notte, quando il personale è ridotto e deve occuparsi di molti pazienti. Con l’app è stato più semplice occuparsi di più individui contemporaneamente”.
Nel corso della sperimentazione, il nuovo strumento ha registrato i parametri vitali di oltre 350 pazienti, molti dei quali bambini, velocizzando l’intervento dei medici in caso di emergenza. In tal modo è possibile monitorare più pazienti simultaneamente, con un notevole risparmio di tempo per infermieri e medici.
Ma come funziona? Non più carta e penna, bensì device
portatili per inserire, appunto, i parametri vitali. Qualora i pazienti manifestino segni di peggioramento, il sistema genera avvisi automatici che raggiungono in fretta i team specialistici dell’ospedale. Non solo. Quando si verifica un’emergenza, lo stesso sistema mette in comunicazione i membri del personale, evitando così che il medico o l’infermiere si allontani dal paziente e dandogli la possibilità di richiedere assistenza ai colleghi attraverso l’app.Insomma, i vantaggi sembrano evidenti, come conferma Newcombe: “Durante la sperimentazione ha generato più di 50 mila avvisi di instabilità clinica del paziente, a cui ha fatto seguito un pronto intervento da parte dei medici. I vantaggi che abbiamo riscontrato dopo l’implementazione di questo nuovo sistema sono significativi e possono aiutare a migliorare l’efficienza dell’assistenza sanitaria ai pazienti sia di giorno che di notte”.
Redazione Nurse Times
Fonte: Skytg24
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