Lo strano caso del concorso allo Spallanzani

Molti infermieri si stanno chiedendo che fine avesse fatto la “pubblica selezione, per titoli e colloquio, per la formulazione di una graduatoria valevole per l’assunzione a tempo determinato di collaboratori professionali sanitari infermi” dell’Istituto per le Malattie Infettive “L. Spallanzani”…

Le domande valutate sarebbero n. 3665, tra gli aspiranti n. 187 sono stati scartati. Questi dati dopo sette mesi dalla scadenza della presentazione delle domande.

Pensando di fare cosa gradita, ho inviato la graduatoria degli ammessi ad una collega. Sapevo che anche lei aveva fatto la domanda per l’atteso avviso pubblico nel Lazio. Questo è uno dei primi concorsi dopo tanto tempo. Purtroppo però la collega era stata scartata.

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La mia informazione, che pensavo gradita, è stata ragione di lacrime, molte lacrime!  Una tragedia!

Purtroppo la carenza di concorsi è causa di inesperienza nel fare le domande? Io consiglio sempre ai miei colleghi, e a me stessa, di fare tutte le domande possibili. È comunque un modo per esercitarsi e non commettere errori che potrebbero inficiare la domanda stessa, per cui colleghi combattete!

La scadenza del suddetto concorso, pubblicato nel BUR Lazio il 17 novembre 2015, scadeva il 2 dicembre 2015. www.inmi.it

Il 05 luglio 2016, con delibera n. 353, l’Istituto ha reso noto i candidati ammessi alla selezione.

Il 18 luglio 2016, è stata nominata, formalmente, con delibera n. 373 del 18.07.2016,  la commissione esaminatrice per il concorso (VEDI).

Dopo sette mesi abbiamo la notizia che esiste un elenco degli ammessi ed una commissione nominata.

Quanto tempo debbono aspettare, ancora, i colleghi infermieri, la selezione? …e se tanto mi da tanto, quanto tempo dovranno aspettare, i fortunati Infermieri, idonei, prima di indossare una divisa da infermiere?

Nel frattempo nelle strutture ospedaliere lavorano Infermieri esternalizzati, che percepiscono poco, ma, che costano molto! I più fortunati vengono pagati regolarmente!

Vedi: Il “caporalato” infermieristico: la regione paga 25€/h, il lavoratore ne percepisce 13,50

Vorrei si sapesse, che la gran parte dei candidati, soffre momenti difficili nell’iter della selezione. Già per altri lavori, studi dicono, che la fenomenologia della ricerca di un lavoro comporta una lunga attesa per la risposta.

Quasi sei italiani su dieci, quando si mettono in cerca di un impiego, si ritrovano a fare i conti con il problema dell’attesa. Dicono che le imprese hanno una fastidiosa abitudine, vale a dire,  non rispondere o rispondere in ritardo. I ritardi, dicono essere una tipica inclinazione delle burocrazie mediterranee.

Ho letto uno studio dove si dipinge come vivono gli aspiranti all’assunzione in vari paesi. Ritengono troppo lungo il tempo di attesa di una risposta e/o come la fase peggiore del processo di ricerca di lavoro, soprattutto i francesi e i canadesi, seguiti dai belgi e gli italiani.

Gli Italiani non sono i primi, nonostante le attese? Rassegnazione?

Risposte alla domanda: “Qual è la fase peggiore nel processo di ricerca di lavoro?”

Fonte: www.repubblica.it

Infermiera Indignata

Redazione Nurse Times

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