Di seguito i chiarimenti forniti sul suo blog da Antonio Naddeo, presidente Aran, in merito al finanziamento per i rinnovi contrattuali del pubblico impego 2022-2024.
Il settore del pubblico impiego in Italia con il disegno di Legge di Bilancio 2024 (atto Senato n. 926), attualmente in discussione al Senato, vede un significativo incremento per il finanziamento dei rinnovi contrattuali per il periodo 2022-2024. Questo aumento, unitamente alle innovazioni normative che potranno essere apportate con i nuovi contratti, rappresentano un importante riconoscimento per il settore della pubblica amministrazione.
Per il triennio 2022-2024 l’articolo 10 della Legge di Bilancio, prevede un aumento di 3 miliardi di euro per il 2024, che si aggiungono ai 2 miliardi stanziati nel cosiddetto decreto anticipi e 5 miliardi annuali dal 2025. Questo incremento mira a sostenere la contrattazione collettiva nazionale nel settore pubblico e i miglioramenti economici per il personale statale.
A partire dal 2024, per tutti i dipendenti pubblici, è previsto un ulteriore aumento dell’indennità di vacanza contrattuale per il personale pubblico, pari a 6,7 volte il valore annuale, a titolo di anticipo sugli incrementi contrattuali. Al personale statale a tempo indeterminato detto incremento viene pagato in una unica soluzione a dicembre 2023, a valere sulla competenza 2024, per effetto del decreto anticipi.
Questi nuovi fondi si aggiungono a quelli già stanziati con la Legge di Bilancio 2023, portando il totale a 5,5 miliardi (comprensivi dei due miliardi anticipati nel 2023) per il 2024 e 5,5 miliardi annuali dal 2025.
Secondo la relazione tecnica allegata alla Legge di Bilancio, dal 2024, il personale statale (ministeri, scuola, comparto sicurezza e difesa, vigili del fuoco…) vedrà un incremento complessivo delle retribuzioni medie del 5,78%, calcolato su una base di 1,9 milioni di dipendenti pubblici.
Come previsto dalla normativa vigente, anche il personale non statale (Regioni, enti locali, enti pubblici non economici, sanità…) beneficerà di incrementi simili, con un aumento complessivo previsto del 5,78%. Il personale non statale ammonta a circa 1,4 milioni di dipendenti. I relativi oneri saranno a carico dei singoli bilanci degli enti.
Complessivamente le risorse per i rinnovi contrattuali del pubblico impiego ammontano a circa 10,5 miliardi di euro a regime. Questi aumenti riflettono un impegno significativo per migliorare le condizioni di lavoro nel settore pubblico e dare continuità alla contrattazione e costituiscono un passo positivo verso il riconoscimento del lavoro svolto dal personale pubblico in Italia. Secondo le dichiarazioni del ministro Zangrillo, sono state già avviate le procedure per l’emanazione degli atti di indirizzo, propedeutici per avviare le trattative in Aran. I primi contratti che dovrebbero partire all’inizio del 2024 sono quelli della sanità e delle funzioni locali.
Redazione Nurse Times
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