Regionali

Lazio: NURSING UP dice no al turno infermieristico singolo!

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del Coordinamento regionale del sindacato Nursing Up sulle condizioni di grave carenza delle dotazioni organiche di infermieri nelle aziende sanitarie laziali.

La nota a firma della dott.ssa Laura Rita Santoro e indirizzata al Direttore Generale, Commissario Straordinario Dott. Luigi Macchitella della Azienda Sanitaria Locale di Frosinone mette in rilievo tutte queste criticità.

Nursing Up dice No! Le disavventure degli infermieri non hanno termine? Ieri mi chiamava una collega, in servizio presso l’ospedale di Frosinone. Mi diceva che per carenza di personale infermieristico, la coordinatrice in accordo con il Direttore medico del reparto, avrebbero concordato una turnazione composta da un solo infermiere per turno!

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NURSING UP dice no al turno infermieristico singolo!

Come responsabile regionale Nursing Up non concepisco certe gestioni! Non capisco perché, nel 2016, debba ancora spiegare perché un infermiere non deve lavorare in turno da solo! Parliamo di evoluzione del profilo degli infermieri. Parliamo di infermieri ultra specializzati. Sono queste le premesse?

Gli infermieri non possono lavorare da soli perché non possono fare diagnosi ne prescrizioni, quindi nel caso in cui un paziente, ricoverato, si senta male, l’infermiere deve stare al fianco del paziente, ma nel contempo deve chiamare il medico. L’infermiere, potrebbe dover scegliere se stare al fianco del paziente o andare a cercare/chiamare il medico? È successo di infermieri, in turno soli, che al fianco di pazienti svenuti, durante il post operatorio, hanno dovuto urlare a “squarcia gola” per allertare qualcuno che l’aiutasse a chiamare un supporto medico!

Succede che alcune Direzioni giustifichino ciò con casistiche, criticabili, affermando che vi sia un basso tasso d’urgenza, quindi per una volta, occasionalmente, si potrebbe tollerare!? 

Il turno in due unità è anche motivato dalla formazione impartita al personale infermieristico. L’infermiere che agisce secondo “scienza” e coscienza ha studiato per operare sul paziente a due unità. Si pensi al posizionamento di un catetere vescicale. Le linee guida delineano il posizionamento di un catetere vescicale a due unità. Ciò detto è anche altamente consigliato dai Centers for Disease Control and Prevention. Un infermiere indossa i guanti sterili, l’altro porge ed aiuta il collega ad agire in modo sterile, nell’interesse del paziente. Le infezioni ospedaliere, ad esempio, sono indicatori della qualità dell’assistenza!

…ma, ancora, gli infermieri nel Lazio hanno un età media di 47 anni. Quindi più facilmente di altri colleghi più giovani potrebbe soffrire di problemi di salute. Nessuno degli infermieri è immune a problemi di salute, anche fosse un banale problema di dissenteria. Se un paziente abbisogna di assistenza quando l’infermiere è in difficoltà?

Si pensi che i chirurghi, in sala operatoria, operano a due unità. Non ci risultano interventi chirurgici eseguiti con un solo operatore, benché lo strumentista/infermiere non manchi mai.  Il medico non può operare solo! L’infermiere può lavorare solo senza alcun tipo di supporto? Dover scrivere ancora in proposito lo trovo scandaloso e sconvolgente!

Sto parlando di circostanze ricorrenti, che non hanno carattere di eccezionalità per tutta la regione Lazio. Il lavoro degli infermieri è fortemente impegnativo sul piano psico-fisico, gli infermieri che accettassero di svolgere, in silenzio, vale a dire senza segnalare, la loro attività professionale, così come descritta, rischiano di pregiudicare l’assistenza e/o le qualità delle cure, violando principi del codice deontologico.

Si sottolinea che tutto quanto descritto sopra è ai sensi del D.lgs. 626/94, del profilo professionale (D.M. 14 settembre 1994, n.739), ed anche ai sensi della L. n° 42 /’99 che eleva a norma il codice Deontologico degli Infermieri. Gli eredi di Florence Nightingale, nostrani, hanno l’obbligo deontologico di tutelare la loro salute e quella degli utenti. “L’infermiere, nell’interesse primario degli assistiti, compensa le carenze ed i disservizi che possono eccezionalmente verificarsi nella struttura in cui opera.  …ma, rifiuta la compensazione, documentandone le ragioni, quando sia abituale o ricorrente o comunque pregiudichi sistematicamente il suo mandato professionale. (…) a tutela della salute della persona, segnala al proprio Collegio professionale le situazioni che possono configurare l’esercizio abusivo della professione infermieristica.  (…), segnala al proprio Collegio professionale le situazioni in cui sussistono circostanze o persistono condizioni che limitano la qualità delle cure e dell’assistenza o il decoro dell’esercizio professionale. (Art. 49 – 50 –  51 Cod. Deontologico)”.

L’azienda ospedaliera di Frosinone si accorge, nel luglio 2016, che esiste carenza di personale Infermieristico? Le carenze di personale infermieristico che non è mai compensato, non può essere bilanciato con turni singoli di personale infermieristico. Lo stesso principio è da considerare anche nel caso di reparti con pochi posti letto. I reparti con pochi posti letto debbono essere coperti con un numero minimo di due infermieri per turno.

Nursing Up sarà sempre a disposizione dei colleghi infermieri che ne facciano richiesta ed ha sempre invitato i colleghi a segnalare ogni evento che comprometta il mandato prioritario di assistenza. La sicurezza personale degli infermieri e/o dei pazienti non può essere disattesa.

Redazione NurseTimes

Giuseppe Papagni

Nato a Bisceglie, nella sesta provincia pugliese, infermiere dal 94, fondatore del gruppo Facebook "infermiere professionista della salute", impegnato nella rappresentanza professionale, la sua passione per l'infermieristica vede la sua massima espressione nella realizzazione del progetto NurseTimes...

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