Epicentro, il portale dell’epidemiologia per la sanità pubblica, a cura del Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute dell’Istituto superiore di sanità definisce l’infezione umana da virus Zika come segue: “una malattia virale trasmessa dalla puntura di zanzare infette del genere Aedes. Zika, infatti, è un Flavivirus, simile al virus della febbre gialla, della dengue, dell’encefalite giapponese e dell’encefalite del Nilo occidentale. Il vettore è rappresentato dalle zanzare del genere Aedes, che comprendono Aedes aegypti (vettore originario, nota anche come zanzara della febbre gialla) e Aedes albopictus (più conosciuta come zanzara tigre e diffusa anche in Italia).”
Una delle incertezze di cui sopra, sembra essere diventata realtà e riguarda il “probabile” primo caso riscontratosi in Utah, (Stati Uniti) e sotto investigazione da parte del CDC (Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie) di Atlanta, di infezione contratta non attraverso le punture di zanzare o attraverso i liquidi biologici, ma attraverso il contatto diretto
tra un anziano signore americano, che aveva contratto l’infezione durante uno dei suoi viaggi in zone endemiche per quest’infezione, ed un suo familiare.Il paziente morto il mese di Giugno scorso, poco dopo il suo rientro, per cause ancora da accertare, aveva una carica virale 100.000 volte più alta di quella sin qui vista tra le altre persone infettatesi durante i mesi precedenti.
Erin Staples, epidemiologo dei CDC, riferisce “il nuovo caso in Utah è una sorpresa e ci dimostra come abbiamo molto da imparare sull’infezione da Zika virus”.
Il familiare che ha acquisito l’infezione è stato subito ricoverato per le cure necessarie. E’ stato accertato, che non aveva né avuto rapporti sessuali con persone infette, né era stato in zone endemiche per quest’infezione. Così come il familiare, sono stati posti sotto controllo tutti gli operatori sanitari che avevano avuto in carico l’anziano paziente.
Il caso non è ancora risolto e si attende ancora di capire in che modo il familiare si sia infettato. Tuttavia nuovi scenari appaiono possibili, difatti viene riportato dallo stesso CDC il primo caso negli Stati Uniti di infezione da Zika Virus trasmessa da una donna ad un uomo attraverso un rapporto sessuale.
Nelle prossime settimane dovremmo saperne di più. Si attendono dicevamo, conferme ufficiali da parte del CDC di Atlanta, ma ciò che emerge in maniera preoccupante in vista, peraltro, delle prossime Olimpiadi in Brasile, è la possibilità che possano esserci altre vie di trasmissione per quest’infezione.
Rosaria Palermo
Fonti
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