Siamo a Nizza, sulla Promenade Des Anglais. È la sera del 14 luglio, Festa Nazionale in Francia, così il lungomare è un andirivieni di tantissime persone, tra cui molti bambini, tutti intenti a passeggiare e a guardare stupiti i fuochi d’artificio. Ma poi, senza alcun preavviso, vigliacco, cieco e sordo, è arrivato di nuovo lui: il terrore.
Un tir di 15 metri, da 18 tonnellate, ad un certo punto fa il suo ingresso nella Promenade. Lo fa lentamente e non si capisce bene dove debba andare. C’è un cordone di poliziotti in tenuta da combattimento e delle transenne che impediscono a qualunque mezzo, ad eccezione di quelli di soccorso, di superare l’Hotel Meridien. Ma il tir ignora l’alt e continua. Gli agenti, così, iniziano a sparare a ripetizione contro il camion che, a quel punto, accelera e si lancia in una folle corsa a circa 80 Km/h contro la folla di turisti e residenti. Falcia tutto e tutti, facendo a zig zag per investire quante più persone possibili. Alcuni riescono a tuffarsi in mare per evitare l’impatto, ma molti altri non sono così rapidi.
L’autista, dopo la corsa assassina, ad un certo punto si ferma e, come racconta un testimone, prende la pistola e comincia a sparare contro chiunque gli si pari davanti. Fino all’arrivo dei poliziotti, che lo crivellano di colpi all’interno della cabina del mezzo. Uccidendolo. Si tratta di un 31enne francese di origini tunisine. Secondo un cronista di Le Figaro, “era solo a bordo del veicolo” e “se ha avuto complici, è stato a monte”; c’è però un testimone intervistato in diretta da Bfm-Tv
che afferma di aver visto altri tre uomini uscire dal camion bianco.Il bilancio è terribile: almeno 84 morti, di cui tanti bambini e più di 100 i feriti; molti dei quali in condizioni disperate. La Promenade Des Anglais, lungomare celebre in tutto il mondo, è stato trasformato dal terrore in un vero e proprio campo di battaglia. Un tappeto di vetri in frantumi, maglioni, scarpe e ciabatte, i segni della fuga di chi, forse, è riuscito a scampare alla tragedia; un tappeto di sangue, corpi e paura. Così ha raccontato un testimone oculare citato da l’Express: “Ho sfiorato la morte. Ho visto gente stritolata, teste insanguinate, membra staccate”.
Il resto è pura e semplice disperazione: abbracci, commozione, persone sconvolte ed in lacrime, terrore e tanta tensione. Sì, perché in giro potrebbero esserci altri attentatori e le misure di sicurezza sono ora massime. L’Hotel Negresco, gioiello dell’ospitalità francese, è stato trasformato in una sorta di ospedale da campo per le prime cure e l’intera zona è inaccessibile praticamente a chiunque; anche i residenti sono costretti a sottoporsi ai controlli della gendarmeria.
Queste le parole del presidente della Costa Azzurra: “È il dramma più terribile mai perpetrato a Nizza”. Intanto tutti gli eventi estivi nella cittadina transalpina sono stati cancellati, compresi il celebre Nice Jazz Festival e il concerto di questa sera di Rihanna. Sulla facciata del Municipio le bandiere sono a mezz’asta.
Il presidente Hollande, dichiarando che purtroppo si tratta di un “attacco di cui non si può negare il carattere terroristico” e prolungando di tre mesi lo stato di emergenza, ha lasciato Avignone per rientrare d’urgenza a Parigi. Gli investigatori dell’anti terrorismo sono al lavoro. La procura di Parigi ha aperto un’indagine per terrorismo. E i sostenitori dell’Isis, nel frattempo, celebrano la strage.
È ancora presto per stabilire se, tra le vittime e i feriti, ci siano degli italiani: la Farnesina si è subito messa in contatto con le autorità francesi, ma in questo momento, all’ospedale Pasteur, la priorità è quella di salvare il maggior numero di vite.
Un nuovo, commosso abbraccio a tutto il popolo francese.
Fonti: ANSA, Il Messaggero
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