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La “bufala” della carne infettata da HIV che ha fatto il giro del web

Gira ormai da quasi una settimana una notizia, riferita dal sito “Lo Specchio“, in cui è riportata la documentazione di un maxi sequestro di carne bovina infettata da HIV: come si legge nel comunicato riportato dal sito,

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“Oltre 650 persone indagate tra allevatori, stallieri, veterinari e autotrasportatori. Sequestri per oltre 40 milioni di euro, ma la maggior parte delle carni macellate purtroppo è già arrivata nei nostri supermercati”

e ancora, cosa ancor più allarmante

“Il Ministro della Sanità Beatrice Lorenzin ha dichiarato lo stato di allarme epidemia da virus HIV. I sequestri continueranno incessantemente su tutto il territorio italiano, nel frattempo viene emanato il divieto di acquistare e consumare carne”

In poche ore questa notizia è stata condivisa quasi 140mila volte su Facebook e in tutti i social network è scoppiata una nuova fobia da contagio: dopo gli svariati allarmismi su una possibile epidemia di ebola di inizio anno, serviva proprio una nuova e ancor più inarrestabile pandemia a svegliare gli italiani dal torpore generale causato dalle vacanze estive.

La notizia di questo nuovo e terribile scandalo alimentare si è però rivelata una vera e propria bufala e, come riportato dall’agenzia di stampa adnkronos, “La carne contaminata infetta da AIDS è una notizia assolutamente priva di ogni fondamento, perché gli alimenti di qualsiasi genere non possono contenere il virus HIV, né tantomeno causare un’infezione da questo virus”.

È quello che viene ulteriormente chiarito anche dagli esperti dell’Istituto superiore di sanità (Iss) sul sul sito Uniti contro l’Aids, dato che “Il virus HIV è infatti in grado di infettare solo l’uomo e alcune specie di scimmia e si inattiva rapidamente quando esposto all’aria aperta. Le uniche vie di contagio di questa infezione rimangono pertanto i rapporti sessuali con persone che vivono con l’HIV non protetti da preservativo, lo scambio immediato di sangue infetto tramite siringa, nonché la trasmissione verticale da madre HIV positiva a figlio”.

Per fugare ogni dubbio in merito è attivo un numero telefonico, il Telefono Verde AIDS e IST 800861061 (Unità Operativa Ricerca psico-socio-comportamentale, Comunicazione, Formazione – RCF – Dipartimento Malattie Infettive, Parassitarie ed Immunomediate – Istituto Superiore di Sanità), operativo dal lunedì al venerdì dalle ore 13.00 alle ore 18.00.

L’altra faccia della democrazia del web produce anche questo. Viviamo in un’epoca in cui se non c’è tensione, si crea: e cosa c’è di meglio di un’epidemia di HIV per smuovere le coscienze, far gridare allo scandalo e cercare ancor di più il conflitto? Negli anni i social network hanno acquisito sempre più peso e la strategia della tensione è una vecchia storia: la creazione a regola d’arte di queste bufale che infestano il web è sì un mezzo per avere più “like”, condivisioni, pubblicità, ma anche una carta da utilizzare per fomentare la massa e instillare il dubbio che ci sia sempre qualcosa che non va.

Su due cose però non si deve transigere, ovvero la sicurezza dei cittadini e la corretta divulgazione di informazioni. Nursetimes, il giornale online fondato da infermieri e condotto da infermieri, forti del doppio ruolo di infermieri e comunicatori, sorveglierà affinchè non vengano diffuse notizie fittizie soprattutto quando viene toccata la salute e il benessere dei cittadini; per combattere questa controinformazione si devono utilizzare gli stessi mezzi di comunicazione in cui queste notizie inutilmente allarmiste e prive di fondamento scientifico vengono costruite, cercando così di formare una coscienza comune in modo da poter discutere attivamente di notizie scaturite da fonti certe, documentate e comprovate.

Nursetimes al fianco dei cittadini, e della buona informazione!!

Per maggiori informazioni potete consultare
https://www.uniticontrolaids.it/

Marco Parracciani

Redazione Nurse Times

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