Un sacchetto di ghiaccio sul volto per alleviare le conseguenze di uno schiaffo ricevuto. Così appare Vincenzo Di Martino, candidato alle elezioni per il rinnovo del consiglio direttivo del Collegio Ipasvi di Milano, Lodi e Monza-Brianza, in una foto pubblicata sul suo profilo Facebook. Lo schiaffo sarebbe arrivato per mano di Giovanni Muttillo, presidente in carica dello stesso collegio, dopo lo spoglio delle schede. Spoglio avvenuto invano, dal momento che il massimo dirigente, come spiegato da Nurse Times in un precedente articolo, ha ritenuto opportuno annullare le operazioni di voto per il mancato conseguimento del quorum, fissato al 10 percento.
Raggiunto telefonicamente dalla nostra redazione, il competitor Di Martino, che riveste anche la carica sindacale di segretario provinciale Fials, ha fornito la sua versione dei fatti: «Lo spoglio ha decretato la sconfitta della coalizione guidata da Muttillo per trenta voti esatti (1.980 contro 1.950). A quel punto il presidente si è sentito in diritto di invalidare le schede e, quando io gli ho fatto presente che non era autorizzato a prendere simili iniziative prima dell’arrivo dei carabinieri, da noi chiamati, mi ha rifilato una manata sullo zigomo sinistro».
Un gesto di stizza, dettato dalla tensione del momento. «Ci tengo a precisare – afferma Di Martino – che lo schiaffo non mi ha procurato gravi danni. Conosco Muttillo e so che non è una persona violenta, ma un uomo nella sua posizione non può cedere così al nervosismo. Per questo è mia intenzione sporgere querela e inviare la documentazione del pronto soccorso che mi ha visitato anche al Collegio nazionale Ipasvi»
.Ecco la posizione del segretario provinciale Fials, invece, sull’annullamento del voto: «Il mancato raggiungimento del quorum si è sempre verificato negli anni passati, ma il presidente non vi ha mai dato peso, definendolo “un falso problema”. Trovo quindi fuori luogo che stavolta abbia fatto il contrario. È chiaramente una decisione dettata dall’esito a lui sfavorevole delle elezioni. Ora si tornerà alle urne, ma la Federazione nazionale Ipasvi, a mio parere, dovrebbe commissariare l’attuale Collegio e proclamare gli eletti».
L’ultimo affondo è di quelli che puntano dritto al cuore. «Dietro il Collegio Ipasvi di Milano, Lodi e Monza-Brianza – conclude Di Martino – si nascondono forti interessi economici, dimostrabili coi 281mila euro annui di rimborsi ai consiglieri del direttivo e coi 165mila euro della formazione continua per gli infermieri. Tutto ciò è già stato scritto da diverse testate giornalistiche, senza che il Collegio abbia mai smentito».
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