Massimo Randolfi

Infermieri idonei in graduatoria protestano a Napoli: appello per il rispetto delle direttive regionali

In una vibrante protesta, gli idonei della graduatoria infermieri dell’A.O.U. Luigi Vanvitelli di Napoli esprimono il loro disappunto riguardo a una convenzione controversa stipulata tra l’ASL Napoli 2 Nord e l’Ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona.

La questione, portata all’attenzione della Direzione Generale, del Governatore De Luca e della Giunta Regione Campania, verte sull’osservanza delle direttive regionali, in particolare la circolare n. 680474 dell’11/11/2019, che sottolinea l’obbligo di attingere dalla graduatoria cronologicamente più lontana.

Citando la sentenza della Corte di Cassazione del 7 Giugno 2021 n. 15790, gli idonei ribadiscono l’importanza di uno scorrimento graduale, attingendo dalla graduatoria più “vecchia” in caso di presenza di più elenchi concorsuali.

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Il nucleo della protesta si concentra sulla convenzione in atto tra l’ASL Napoli 2 Nord e l’Ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona, che, secondo gli idonei, non rispetta le direttive regionali. La convenzione, che attualmente coinvolge 30 unità, è oggetto di critiche in quanto, secondo quanto affermato nella delibera n. 2067 dell’8/11/2023, solo 11 infermieri hanno accettato l’incarico a tempo indeterminato.

Gli infermieri idonei chiedono con forza uno scorrimento della graduatoria fino al raggiungimento delle 30 unità previste, sottolineando l’importanza di garantire dignità al loro lavoro e riconoscimento dell’impegno profuso per risultare idonei.

Una situazione simile emerge anche all’interno della stessa A.O.U. Luigi Vanvitelli, che, nonostante una graduatoria in scadenza, ha pubblicato una delibera richiedendo lo scorrimento di 60 unità. Questo suscita interrogativi sulla coerenza nell’applicazione delle regole e delle tempistiche.

Gli idonei concludono il loro appello ringraziando il Governatore De Luca e la Regione Campania per il lavoro sinora svolto sulle graduatorie infermieri ed OSS, sottolineando l’urgenza di una risposta e di un celere riscontro per garantire opportunità di lavoro a padri e madri di famiglia desiderosi di contribuire al sistema sanitario.

In attesa di sviluppi, la protesta degli idonei si configura come un richiamo al rispetto delle regole e della giustizia nell’assegnazione degli incarichi nel settore sanitario.

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