Infermieri definiti “servi, porci, cani analfabeti” da un medico anestesista!

Affermazioni vergognose quelle della dott.ssa Barbara Balanzoni che hanno prodotto una petizione online "Fermiamo Balanzoni e C."

Sono le pesanti affermazioni lanciate contro gli infermieri da parte di Barbara Balanzoni dal suo profilo Facebook e Twitter

Affermazioni, quelle della dott.ssa Barbara Balanzoni che hanno prodotto una petizione online “Fermiamo Balanzoni e C.”, che ha raccolto, in poco più di dieci giorni 1.378 sostenitori (VEDI).

Secondo la Balanzoni gli infermieri sarebbero delle “scimmie” e “ignoranti come capre”, soprattutto ora che “cani e porci sono laureati”…affermazioni che denotano un reiterato e pesante attacco all’immagine dell’infermiere.

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La petizione lanciata dal dott. Andrea Andreucci è stata chiusa; i risultati inviati al Presidente dell’Ordine dei Medici di Venezia nonché Vice Presidente Nazionale della FNOMCeO, Dott. Giovanni Leoni e, per conoscenza, al Presidente FNOPI, Dottoressa Barbara Mangiacavalli.

Questo il messaggio del dott. Andreucci:

“A Tutti i firmatari della petizione su www.change.org – Infermieri

Gentilissimi,

innanzitutto grazie per l’adesione all’iniziativa, obiettivamente inaspettata. Mai avrei creduto di raccogliere più di 1300 firme.

Sono trascorsi 10 giorni da quando la petizione è stata aperta e, come da scadenza prefissata, oggi questa iniziativa viene chiusa. Il mio dovere nei Vostri confronti (anche fossero state 10 firme) è quello di dare corso all’invio dei risultati al Presidente dell’Ordine dei Medici di Venezia nonché Vice Presidente Nazionale della FNOMCeO, Dott. Giovanni Leoni e, per conoscenza, al Presidente FNOPI, Dottoressa Barbara Mangiacavalli.

Ciò premesso, colgo l’occasione anche per portare alla Vostra conoscenza quanto segue:

Nella giornata di ieri, Giovedì 23 Maggio, sono stato contattato telefonicamente dal Presidente Leoni, il quale mi ha riferito di una particolare attenzione da parte dell’Ordine dei Medici alle affermazioni postate dalla Dottoressa Balanzoni sui social network. Tali affermazioni vengono riconosciute come lesive verso l’immagine della professione infermieristica e degne di risposte da parte degli Organi deputati.

Conveniamo che sia essenziale il rispetto delle buone regole di comunicazione tra le parti attrici evitando commenti indicibili alle affermazioni, assolutamente fuori luogo, postate. Inoltre, che il “mancato filtro” dei social network favorisca l’esternazione di pensieri e parole che nulla hanno a che fare con la professione, ma ancor di più, con la civiltà. Altresì, sempre il Dott. Leoni, comunica che sarà Sua premura, quale Presidente dell’Ordine, e nei limiti del Suo agire, porre fine alla questione nonché effettuare segnalazione agli Organi preposti delle affermazioni con carattere offensivo e diffamatorio di entrambe le parti.

Adesso è il tempo che questa nostra civile e doverosa protesta sia gestita dagli organi competenti che, ne sono sicuro, sapranno tutelare la Nostra professione e la sua immagine. A tal proposito mi risulta un interessamento diretto sulla questione da parte della nostra Federazione Nazionale.

La querelle ha finalmente ricevuto l’attenzione delle Istituzioni ma ulteriori nuove iniziative non farebbero che alimentare enfasi mediatica e nuove provocazioni.

La diffusione dei contenuti del colloquio avvenuto tra me ed il Dott. Giovanni Leoni è stato preventivamente approvato dal Dottor Leoni stesso.

Sara mia cura informarVi dei futuri risvolti.

Fiducioso, anzi certo, di una rapida risposta da parte delle parti interessate al fine di ottenere l’estinzione del contendere, Vi ringrazio e Vi saluto.

Andrea Andreucci, Infermiere”

Questa sorta di crociata, fatta di odio e rancore da parte del medico Balanzoni alimenta sentimenti di rabbia dei professionisti infermieri, scatenando sul web turpiloqui indecorosi per tutti coloro che leggono, cittadini compresi, causando dei gravi danni di immagine a tutto il Sistema Salute.

Quelli che mostriamo sono alcuni degli screenshot presenti in rete

 

Un clima di odio da parte di alcuni che non compromette assolutamente il rapporto medico/infermiere di reciproco rispetto e collaborazione ormai consolidato da anni e che mette in primo piano la salute dei cittadini. E’ altrettanto vero però che un severo richiamo ai doveri deontologici sarebbe auspicabile per evitare che il clima di odio tra professionisti prenda il sopravvento.

Il nostro appello al Ministro della Salute Giulia Grillo, al presidente della FNoMCEO, Filippo Anelli e alla presidente della FNOPI, Barbara Mangiacavalli affinchè termini lo “sciacallaggio mediatico” messo in atto da alcuni facinorosi che sta causando enormi danni all’immagine della Sanità Pubblica.

 

Redazione NurseTimes

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