Un infermiere in servizio presso il reparto di Ortopedia dell’ospedale San Luca di Vallo della Lucania è morto poco dopo aver concluso il proprio turno lavorativo.
Si trattava di Roberto Piccirillo, professionista 49 enne con 25 anni di esperienza. Avrebbe accusato un malore improvviso poco dopo aver varcato la soglia di casa, accasciandosi al suolo.
La principale motivazione che avrebbe portato al decesso sarebbe il costante stress lavorativo, come riferisce il collega Biagio Tumasco, segretario territoriale del sindacato Nursind.
È stato ritrovato morto sul divano di casa, senza nemmeno riuscire a raggiungere il proprio letto, per riposarsi dopo un ennesimo turno massacrante in una delle realtà lavorative più complesse in assoluto.
Il continuo ricorso al lavoro straordinario, ad ordini di servizio e a posti aggiunti oltre la capienza massima consentita in aggiunta alla costante violazione della direttiva europea che prevede 11 ore di riposo continuativo tra un turno e quello successivo hanno già causato cinque infarti tra gli operatori sanitari del nosocomio. L’ultimo di questi è culminato con il decesso di Piccirillo.
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